Per sapere cosa ne sarà di Van Persie dovremo attendere la fine dell’Europeo, ma intanto ecco che cominciano a spuntare le prime cifre del possibile affare. L’Arsenal, si sa, chiede non meno di 30 milioni di euro, una cifra alta ma non per uno dei più forti attaccanti al mondo. A dir la verità ne vale quasi il doppio, ma siccome è in scadenza di contratto non si può andare tanto per il sottile.
I 30 milioni il Manchester City potrebbe spenderli senza battere ciglio, mentre la Juventus vorrebbe scendere a 25. In fondo ai bianconeri non peserebbe più di tanto arrivare a sborsare i 30 milioni, ma si stanno tenendo bassi perché si vuole evitare l’asta con gli sceicchi che, in caso di pareggio dell’offerta, siamo sicuri arriverebbero subito a 35-40 milioni, o altre cifre che i bianconeri non si possono permettere.
STRATEGIA DI FIACCAMENTO – La strategia juventina è piuttosto incentrata sulla convinzione del calciatore. La Juve vuol puntare sull’importanza del suo nome e della sua storia (lo stesso Van Persie la ritiene una grande con cui può vincere), e magari anche un po’ sul suo “cuore Arsenal”, puntando sul fatto che se proprio deve lasciare i Gunners, meglio un’esperienza all’estero che andare ad una concorrente interna.
Ma la vera partita si terrà sull’ingaggio. Il City gli ha già offerto 10 milioni l’anno, cifre folli a cui la Juve nemmeno si avvicina. L’agente del calciatore non scende sotto gli 8 milioni, mentre i bianconeri sarebbero disposti a pagarlo 6,5 milioni l’anno con importanti bonus che farebbero avvicinare lo stipendio agli 8 milioni richiesti.
Guardando il resto del mercato si intuisce che sia lui l’obiettivo numero uno. Higuain infatti costa 40 milioni, Cavani altrettanto, Suarez costa meno ma il Liverpool non è convinto di cederlo, mentre l’unico facilmente raggiungibile è Dzeko, ma la dirigenza non è molto convinta di lui. Per questo la corsa a Van Persie comincia ad assomigliare ad una partita a scacchi dove ogni mossa dev’essere ben studiata e ponderata.
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