La telenovela Sneijder si è conclusa nel migliore dei modi per l’Inter, liberatasi finalmente di un ingaggio oneroso e “ricompensata” con sette milioni e mezzo dal Galatasaray. Ora tutti si aspettano che i soldi arrivati dalla cessione dell’olandese vengano reinvestiti per sistemare la squadra, impegnata nella rincorsa alla Champions League. L’obiettivo numero uno risponde al nome di Paulinho, ma Moratti frena gli entusiasmi, visto l’alto costo del brasiliano.
Il patron dei nerazzurri ammette l’interesse per il centrocampista del Corinthians, ma non sembra pronto ad aprire i lacci della borsa per arrivare al termine della trattativa:
Un giocatore con le sue caratteristiche è sempre utile, ma bisogna vedere i costi. Se i soldi di Sneijder saranno reinvestiti subito? Vediamo se ci sono delle opportunità. In Italia tutto costa molto, dubito faremo operazioni.
Ed in effetti i soldi incassati dall’operazione-Sneijder non sono sufficienti per arrivare all’obiettivo numero uno del mercato nerazzurro. Il Corinthians non è disposto a lasciar partire il gioiellino per meno di 15 milioni di euro, il doppio di quanto incassato con la cessione dell’olandese. Nei prossimi giorni, dunque, l’Inter dovrà cercare di piazzare i giocatori in esubero, a partire da Alvarez, che però sembra interessare solo al River Plate, poco propenso a mettere sul piatto un’offerta adeguata.
L’alternativa è quella di lasciar andare Coutinho, per il quale l’Atletico Madrid avrebbe avanzato un’offerta di otto milioni di euro. Moratti non sembra convinto della cessione del brasiliano, ma il sacrificio potrebbe servire per arrivare al centrocampista del Corinthians.
Il mercato dell’Inter, comunque, non gira solo intorno al nome di Paulinho. Il centrocampo ha urgente bisogno di rinforzi e Schelotto rimane una pista percorribile, ammesso che i nerazzurri alzino la posta, avvicinandosi ai cinque milioni (più la comproprietà di Livaja) chiesti dall’Atalanta. Valdes, Quintero e Cassani restano sulla lista della spesa per il centrocampo, mentre si cerca ancora un vice Handanovic, dopo l’infortunio di Castellazzi.
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