I giornali e i media italiani non hanno alcun dubbio: la prossima stagione Philippe Mexes giocherà a Milano con la maglia dei rossoneri. In scadenza di contratto a giugno di quest’anno, il difensore francese può trattare il suo futuro con qualunque squadra alla luce del sole.
E in Italia si dice che avrebbe già firmato – o starebbe per firmare – un accordo di quattro anni con il Milan in cambio di uno stipendio annuo di 4,5 milioni di euro netti. Sicuramente un’offerta molto interessante per il difensore francese che si legherebbe al club rossonero fino al 2015 – quando avrà ormai 33 anni.
Al di fuori del nostro paese le cose sono meno chiare. Del resto basterebbe ricordarsi delle dichiarazioni di Adriano Galliani rilasciate ai microfoni della Domenica Sportiva:
Mexes? Lasciamolo sereno. Il giocatore non piace solo a noi, ma è seguito da molte big europee.
Tutti si sono affrettati a considerarle solo pretattica, ma in realtà dietro queste parole c’è la giusta prudenza di chi sa che non ha ancora concluso l’affare. E nel calciomercato le cose possono cambiare da un momento all’altro.
Come ha dichiarato in più di un’occasione il difensore francese:
Ho molte offerte, ma non deciderò il mio futuro sino al termine della stagione. Per ora, potrei andare in uno qualunque dei maggiori campionati mondiali, ma quando prenderò la mia decisione dovrò valutare molte cose.
Tra le concorrenti più agguerrite dei rossoneri secondo la radio inglese TalkSport, ci sarebbero l’Arsenal ed il Chelsea. Il media britannico non ha precisato se i Blues ed i Gunners hanno già fatto una proposta contrattuale concreta al giocatore francese, ma credo che in questo momento al difensore giallorosso interessi capire prima di tutto quanti club possano essere interessati a lui.
Spetterà poi al giocatore pesare le varie offerte. Uno degli aspetti che considererà sarà lo spazio a disposizione. Nell’Arsenal e nel Milan non dovrebbe fare fatica a conquistare un posto da titolare: tra i rossoneri oltre a Thiago Silva e all’ormai 34enne Nesta non ci sono centrali di spessore, mentre nell’Arsenal mancano giocatori d’esperienza.
Discorso più complesso nel Chelsea, dove finirebbe per dover conquistare un posto in concorrenza con John Terry, David Luiz, Alex e Branislav Ivanovic. Sempre che uno o più di questi giocatori lascino Stanford Bridge a giugno.
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