Luigi Delneri. Per i tifosi è il primo responsabile dell’ennesima annata disgraziata. A parole Giuseppe Marotta gli ha ancora confermato la fiducia del club. Ma si tratta di una fiducia a tempo determinato.
Se la Juventus perdesse anche contro il Cesena, la sua panchina sarebbe indifendibile, anche perché il popolo juventino lo ha già “nominato” – ma nell’elenco dei responsabili subito dopo arriva il direttore generale.
Ovviamente i dirigenti non sperano di arrivare a questo passo, vorrebbero arrivare almeno alla fine dell’annata sportiva con lo stesso uomo in panchina. E anche perché non ci sono molti candidati credibili per il ruolo.
In caso di nuova sconfitta il primo ad essere contattato sarebbe Pavel Nedved. Dopo la sconfitta con il Bologna aveva negato la sua disponibilità a diventare traghettatore, ma potrebbe alla fine cedere alle richieste di Andrea Agnelli. Un altro candidato possibile sarebbe Gianluca Vialli, ma ormai non allena più da anni e probabilmente sarebbe disponibile a diventare l’allenatore della Juve per una cifra che la dirigenza non può – o non vuole – spendere.
Alla fine il nome più credibile per il ruolo sarebbe quello di Claudio Gentile, già in corsa per la sostituzione di Ciro Ferrara ai tempi in cui fu scelto Alberto Zaccheroni.
E’ un motivatore e sarebbe pronto a firmare anche un contratto di qualche mese pur di rientrare nel giro – è fuori da parecchio tempo. Da allenatore ha vinto un Europeo e la medaglia di bronzo ad Atene 2004. E dopo di lui Casiraghi ha fatto decisamente peggio.
Comunque vada quest’anno, a giugno si cambierà allenatore. Rispetto alla settimana scorsa, il quadro non è molto cambiato. Il candidato preferito dal presidente Andrea Agnelli sarebbe Fabio Capello.
Difficile però che arrivi: costa troppo – come Ct guadagna 8 milioni di euro – ed alla sua età si muoverebbe solo se la Juve potesse essere una seria candidata per lo scudetto – francamente difficile se non impossibile.
Il preferito sarebbe Luciano Spalletti – che piace da sempre a Marotta, tanto da averlo chiamato già ai tempi del Venezia. I contatti informali ci sono già stati, ma resta il problema di liberarlo dallo Zenit di San Pietroburgo.
Nella hit parade della settimana scompare il nome di Walter Mazzarri, mentre restano i nomi di Gian Piero Gasperini, Antonio Conte e André Villas Boas.
La novità rispetto al recente passato è che il portoghese sarebbe preferito ai suoi due colleghi italiani – probabilmente perché sta già allenando un club di rilievo internazionale come il Porto con cui sta facendo molto bene.