Conti è la vera rivelazione di questo mondiale, è un giocatore di assoluto livello internazionale. L’Argentina o il Brasile sarebbero felici di averlo in squadra
ebbe a che dire un giovanissimo Maradona all’indomani del torneo di Spagna, e il ragazzo di Nettuno fu sul punto di trasferirsi all’ombra del Vesuvio: il presidente Viola sventò il tentativo solo in extremis.
Diversa fu la vicenda del mancato passaggio di Ferrara in giallorosso: l’ex capitano del Napoli, così come il talento portoghese Paulo Sousa, aveva raggiunto un accordo di massima con l’allora dirigente romanista Luciano Moggi per approdare nella Capitale, ma quando questi ruppe con la società per trasferirsi a Torino, sponda bianconera, entrambi i giocatori furono pilotati verso la Juventus, lasciando così l’amaro in bocca ai tifosi romanisti.
Tre sono invece gli allenatori hanno lavorato su entrambe le panchine: Ottavio Bianchi, Vujadin Boskov e Carletto Mazzone.
Il bilancio delle sfide al San Paolo vede i partenopei in vantaggio con 27 vittorie contro le 14 romaniste (19 pareggi), con l’ultimo match disputato che riporta proprio il segno X: era il 10 giugno del 2001 e la Roma, inchiodata dal Napoli sul 2-2 (Amoruso, Batistuta, Totti, Pecchia), dovette così rimandare i festeggiamenti per il terzo scudetto della sua storia.
Da allora il derby del sole ha preso l’autostrada dell’odio e della violenza.