L’Udinese è probabilmente la squadra meno facilmente decifrabile della serie A. La sua politica di mercato è molto complicata, e si basa su una grandissima mole di acquisti di calciatori più o meno sconosciuti, di cui meno della metà giocherà nel campionato italiano, mentre tutto il resto verrà ceduto in prestito o in comproprietà ad altri club.
Così se andiamo a vedere il numero dei nuovi arrivi della squadra friulana, troveremmo tantissimi nomi, almeno sette finora, ma quelli che probabilmente vedremo calcare i campi da gioco saranno solo Denis, Candreva e Surraco. Più importanti invece sono state le cessioni, dato che sono partiti D’Agostino, Pepe, e probabilmente a breve partirà anche il suo uomo simbolo, Totò Di Natale. Altre partenze importanti sono state quelle di Obodo e Lukovic, più tante altre minori.
Se effettivamente dovesse partire Di Natale e non dovesse arrivare nessun altro, la rosa ne risulterebbe molto indebolita, e le velleità della squadra ne risentirebbero. Già così l’Udinese è in grado al massimo di fare un campionato di metà classifica, alla pari con club come per esempio il Parma o la Lazio, ma le speranze europee sono sempre meno. Nel caso in cui dovesse partire Di Natale, la situazione potrebbe precipitare, fino a far rischiare i friulani la lotta per non retrocedere.
Il tecnico è comunque tra i migliori, Guidolin, uno che la serie A la conosce molto bene ed è abituato a compiere miracoli con squadre di medio-bassa classifica, quindi almeno da questo punto di vista non ci dovrebbero essere problemi. Probabilmente potrebbe venir riproposta la formazione tipo degli ultimi anni con il 4-3-3, anche se con la partenza di Di Natale potrebbe venir rimodulata con un 4-4-2 in assenza di alternanza di attaccanti esterni: Handanovic; Zapata, Domizzi, Coda, Cuadrado; Inler, Isla, Candreva, Pinzi; Sanchez, Denis.
Anche in questo caso, come già accaduto con molti altri club, gli 11 titolari sono molto forti, ma il problema sono le alternative. Non giocando le coppe questo grattacapo potrebbe non infastidire Guidolin, il quale ha a disposizione un gran numero di attaccanti, un numero congruo di difensori, ma pochissimi centrocampisti. Per questo pensiamo che fino alla fine del calciomercato la dirigenza friulana potrebbe intervenire ancora, specie se dovesse incassare quei 6-7 milioni di cui si parla per Di Natale.
L’obiettivo dichiarato è l’approdo in Europa, ma guardando il livello delle avversarie e la rosa della squadra, è più probabile che lotterà per la metà classifica. Se poi le cose dovessero cominciare a girare per il verso sbagliato, e dovessero sorgere un po’ troppi infortuni, l’Udinese potrebbe ritrovarsi a lottare nei bassifondi della graduatoria, ma è più realistica una salvezza con almeno un mese di anticipo ed una chiusura del campionato intorno alla decima posizione.