La 14° giornata di campionato ha evidenziato in maniera definitiva che, anche per quest’anno, lo scudetto, nella migliore delle ipotesi, si ridurrà ad una partita a due. Inter e Roma hanno allungato il passo sulle dirette inseguitrici e, con entrambe una partita da recuperare mercoledì 5/12, rischiano seriamente di andare in fuga.
L’Inter si è sbarazzata facilmente per 2-0 di un’abulica Fiorentina, forse ancora disorientata dalla morte della signora Prandelli, alla quale lo stadio Franchi ha reso omaggio con un irreale minuto di silenzio; riguardo alla partita, i viola quasi mai pericolosi, mentre Frey ha dovuto limitare il passivo di fronte agli implacabili Ibrahimovic, Cruz e Jimenez, i quali mercoledì proveranno a stendere anche la Lazio a San Siro. La Roma tiene faticosamente il passo, soffrendo contro un’Udinese ben messa in campo e trovando il goal con i due brasiliani Juan e Taddei, dopo il pareggio immediato di Quagliarella; da rivedere Vucinic, in attesa del ritorno in campo di Totti. I giallorossi esprimono un bel calcio, ma peccano di concretezza sotto porta; inoltre, alcune amnesie difensive non fanno dormire sonni tranquilli a Spalletti, in attesa di ricevere tra due giorni il Cagliari all’Olimpico.
La coriacea Juventus impatta 0-0 contro il Milan, facendo rimandare ancora una volta la prima vittoria in casa per i rossoneri; i bianconeri rimangono al terzo posto e sembrano l’unica alternativa al duopolio Inter-Roma, soprattutto considerando che non hanno impegni infrasettimanali dovuti alle coppe europee, ma alcuni torti arbitrali subiti (logico contrappasso allo scandalo calciopoli) ne hanno penalizzato la classifica.
I cambi di allenatore non hanno portato aria fresca a Palermo ed Empoli, sconfitti rispettivamente nel derby siciliano contro il Catania (il primo all’ombra dell’ Etna dopo la morte dell’ispettore Raciti) e a Parma, dove Di Carlo scaccia via gli spettri di un prematuro esonero. Fa notizia, invece, il crollo del Napoli, sconfitto per 5-1 a Bergamo dalla scatenata Atalanta di Del Neri, ora al sesto posto alle spalle della Fiorentina. Bene anche la Sampdoria che batte con un rotondo 3-0 la Reggina; siparietto con Ulivieri che litiga con Cassano, i due si mandano palesemente a quel paese ed il mister toscano viene espulso.
Tre pareggi che non smuovono più di tanto la classifica negli incontri Cagliari-Livorno, Siena-Lazio e, nel posticipo, Torino-Genoa.
Siena e Cagliari rimangono così all’ultimo posto in compagnia di Reggina ed Empoli: sarà un caso, ma le quattro squadre hanno tutte esonerato il mister con cui hanno iniziato il campionato e la musica, fino ad ora, non è cambiata. Cari presidenti, forse la colpa è da ricercare altrove? Chissà anche Colantuono come se la ride…
Sarah 8 Marzo 2010 il 11:31
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