E’ arrivato il momento per Alvaro Recoba di fare i conti con il recente passato, con quell’amore per l’inter e per la tifoseria nerazzura ampiamente ricambiato. Piedi d’oro per l’uruguiano arrivato a Milano nel ’97 per esplicita volontà di patron-padre Moratti, innamorato di quello scricciolo di giocatore che quando è in vena (a dire il vero quasi mai) è capace di soddisfare anche i palati più fini. In prestito al Venezia dal gennaio al giugno ’99 ha dimostrato ampiamente il suo valore, facendo ritorno in casa Inter per non andare più via .
E se lo coccolava Massimo Moratti, rinunciando ogni anno a fior di quattrini pur di vederlo giocare nella sua squadra. Ma mister Mancini aveva un’opinione diversa, lasciandolo spesso in panchina o addirittura confinandolo a seguire la gara dalle poltroncine ben più comode della tribuna.
“Tra noi non c’è mai stato feeling. L’ho sentito parecchie volte prima che lui arrivasse all’Inter, poi, una volta qui non è che gli andavo dietro per giocare. Lui ha il suo modo di vedere le cose, io il mio, non ci siamo incontrati”.
L’allenatore preferisce glissare e non entrare in polemica: “Come ho sempre detto, è un calciatore di grande talento. È normale che, se uno gioca poco, possa nascere qualche problema, ma in realtà non c’è mai stato nulla di particolare”.
Fatto sta che Recoba la scorsa estate ha chiesto e ottenuto di essere mandato in prestito, destinazione Torino, sponda granata, dove ha ricominciato a respirare l’aria del prato verde.
Ha trovato un altro papà in Cairo e ritrovato Novellino, che domenica prossima dovrebbe buttarlo nella mischia sin dal primo minuto, per contrastare l’Armata-Inter e magari fargli un bel regalo. La curva lo aspetta per applaudirlo e ringraziarlo per le dimostrazioni di amore eterno, ma si augura ovviamente che metta a riposo quel piedino sinistro che quando vuole sa essere magico.
Ci scherza su Recoba: “se avessimo avuto qualche punto in più in classifica, magari avrei fatto finta di non stare bene per restarmene a casa e non giocare con l’Inter”.
E invece giocherai e l’Italia anti-Inter tiferà per te! Auguri Chino.