Leonessa: 30 sconfitte in 30 partite, ma è calcio vero!

Dopo aver parlato del calcio femminile, ci occupiamo oggi di quello dilettantistico, con una storia che fa sorridere, dimostrando però che, lontano dal clamore e dalle luci della ribalta, c’è ancora uno sport che appassiona e diverte. Alla fine della lettura vi verrà spontaneo pensare “chi glielo fa fare?”, ma non potrete far a meno di ammirare chi non scende in campo solo per vincere.

In effetti quelli della “Leonessa” sono poco abituati a portare a casa i tre punti, anzi, hanno un record di 30 sconfitte su 30 partite giocate, con una media gol subiti che supera gli otto a partita: 251 le rete incassate a fronte delle appena 5 messe a segno.

E pensare che lo scorso anno la seconda squadra di Altamura militava in serie D, ma dopo la retrocessione in Eccellenza i dirigenti hanno preferito abbandonare la barca, lasciando la squadra in mezzo ad una tempesta, soprattutto organizzativa.


Il problema maggiore della Leonessa, infatti, è che spesso non riesce a mettere insieme undici uomini da mandare in campo, dovendo fare affidamento su quei pochi di buona volontà, che ancora hanno voglia di buttare in campo l’anima, pur di divertirsi.

E così finisce che “gioca chi c’è”, senza dar troppa importanza ai nomi, all’età o ai ruoli specifici, un po’ come si fa nelle classiche partite tra scapoli e ammogliati. Non che in Eccellenza solitamente giochino nomi di spicco o chissà quante vecchie glorie, ma certo fa sorridere il pensiero che, per arrivare a mettere in campo una squadra, si debba ricorrere all’apporto, per esempio, di un ragazzo che gioca nella serie B/2 di pallavolo o a quello di un volenteroso commerciante 47enne.

E a volte nemmeno questo basta, tanto che in paio di circostanze la squadra di Altamura è arrivata sul campo avversario con 8-9 giocatori, dovendosi poi ritirare a partita in corso a causa di espulsioni ed infortuni. I dirigenti assicurano che la situazione non si ripeterà, perché sono stati reclutati dei ragazzini che hanno sempre voglia di giocare e che garantiscono almeno di formare una squadra completa.

Il migliore tra queste nuove leve è paradossalmente il portiere, Giambattista Losito, un ragazzo di di 16 anni che prende 7-8 gol a partita, ma che è anche in grado di assicurare almeno 10 parate “salva-risultato” nel corso della gara, risultando spesso il migliore in campo.

Storie di provincia che fanno sorridere, ma che ci riportano a quella dimensione genuina, che ormai abbiamo dimenticato da tempo, di un calcio sommerso da polemiche e veleni. Ora sono famosi anche loro, magari solo per un solo giorno e per essere stati attapirati da Striscia la Notizia. Speriamo che ora non si montino la testa, chiedendo ingaggi più alti!

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