Il calcio d’agosto è così: non ci si esalta troppo per una vittoria, seppur prestigiosa né ci si abbatte per una sconfitta, seppur clamorosa. Ne sanno qualcosa Milan e Juventus, che, dopo aver mostrato buone geometrie nelle prime uscite amichevoli, sono state costrette a subire pesanti schiaffoni in giro per l’Europa.
Eppure solo qualche giorno fa si erano ritrovate l’una contro l’altra nel Trofeo Tim, dando vita ad uno spettacolo decisamente apprezzabile. Il Milan si era addirittura aggiudicato la Coppa, anche se la vittoria era arrivata con una doppia serie di rigori. La Juve poi solo due giorni fa aveva avuto ragione dell’Arsenal, mostrando un gioco che faceva ben sperare in prospettiva Champions League.
E Invece eccoci qui a raccontare di due pesanti sconfitte, che ridimensionano le ambizioni di due delle squadre che dovranno darsi battaglia nel corso della prossima stagione. E’ chiaro che siamo ad agosto e che può starci di tornare a casa con le ossa rotte; è chiaro che una sconfitta a questo punto della preparazione fa quasi parte del programma, ma stiamo pur sempre parlando di Juventus e Milan e prendere rispettivamente 3 e 5 gol deve far riflettere.
Partiamo dalla sconfitta più larga. Il Milan si giocava ieri il terzo posto nella Railways Cup di Mosca contro un Chelsea decisamente in palla. Teoricamente i problemi maggiori per Ancelotti avrebbero dovuto riguardare il reparto avanzato, con Pato e Ronaldinho impegnati con la nazionale olimpica, Borriello e Inzaghi fuori per infortunio e Kakà alle prese con una tendinite che lo terrà fuori per un paio di settimane almeno.
Ma la gara vista in Russia ha messo in evidenza anche i limiti difensivi della squadra rossonera, che dopo una manciata di minuti era sotto già di tre reti, finendo poi per prenderne addirittura cinque (Lampard e poker di Anelka). Persino Shevchenko, che non ha più confidenza con il pallone da tempo, ha rischiato di buttarla dentro in un paio di occasioni, nei pochi minuti che ha avuto a disposizione per mettersi in mostra. A sentire Ancelotti, non c’è niente da salvare in una gara simile, l’unica cosa da fare è cancellare tutto e ricominciare, nella speranza, aggiungiamo noi, che la dirigenza punti a rinforzare anche il reparto arretrato.
E passiamo alla Juventus, che aveva destato ottime impressioni contro i Gunners nella gara di sabato, meritandosi il plauso dei tabloid d’oltremanica. Ieri invece ha ceduto le armi ad un Amburgo in ottima forma, sebbene le tre reti sembrino esagerate per quanto si è visto in campo. Da rimproverare agli uomini di Ranieri la disattenzione in occasione delle ultime due reti dei tedeschi, che hanno permesso a Olic di beffare Chimenti. Di tempo per recuperare la giusta concentrazione ce n’è sia per la Juventus che per il Milan, nella speranza di vedere qualcosa di meglio il 17 agosto, quando le ritroveremo l’una contro l’altra nel Trofeo Berlusconi.
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