Adriano lancia messaggi alla Roma – e indirettamente al Corinthians – attraverso un’intervista rilasciata al giornale brasiliano Extra. Al telefono si è lamentato per lo scarso utilizzo – finora ha totalizzato quattro apparizioni tra Champions e campionato, e mai dall’inizio – dovuto anche ad alcuni infortuni che lo hanno tolto spesso di mezzo, e ha puntato il dito contro Ranieri:
Io sto bene, mi sento in forma, e non so perché non gioco. Evidentemente non rientro nei piani dell’allenatore.
Lui che era ritornato perché voleva dimostrare al calcio italiano che era di nuovo l’Imperatore, non può essere soddisfatto:
Gioco troppo poco, e così è impossibile prendere il ritmo. Non ho mai giocato una partita intera finora, e non posso essere contento.
E così sei mesi dopo il suo arrivo, e con un contratto in scadenza nel 2013 – a tre milioni di euro netti all’anno -, inizia a mandare segnali ambivalenti.
Ammette che ci sia stato un contatto tra lui e il Corithians, attraverso il suo amico Ronaldo, che lo avrebbe chiamato per chiedergli di
tornare in Brasile per giocare insieme. Ma gli ho detto che voglio rispettare il mio contratto con la Roma fino al 2013. Non me ne voglio andare via dall’Italia così come accadde con l’Inter.
Ma d’altra parte ha detto anche che non vuole più restare ai margini della squadra come è avvenuto finora, perché:
Il mio desiderio è quello di restare alla Roma, e se me ne andrò sarà perché è la società a volerlo. Ma una cosa è chiara: voglio giocare. Non sono più un ragazzino. Gli anni passano e io ho bisogno di giocare.
Insomma c’è più di uno spiraglio per la squadra brasiliana, visto che
se fosse per me tornerei volentieri in Brasile, ma serve l’accordo tra i club, altrimenti resto qui fino al 2013.
Insomma l’attaccante non minaccia ancora l’addio ai giallorossi ma lancia quello che potrebbe essere definito un semiultimatum.