Non le manda certo a dire Mino Raiola, procuratore di Zlatan Ibrahimovic e Mario Balotelli, che si è letteralmente scagliato contro i massimi organi del calcio definendoli alla stregua della mafia e i loro responsabili incapaci e dittatoriali. In un’intervista concessa al quotidiano svedese Sport-Expressen, insomma, Raiola non ha certo mostrato peli sulla lingua, cosa che da sempre contraddistingue non solo lui ma anche i suoi assistiti. Parole taglienti, polemiche a dir poco esclusive.
MAFIOSI – Non è certo lusinghiero il pensiero di Raiola nei confronti di FIFA e UEFA:
Sono organizzazioni tutt’altro che trasparenti e che per certi versi potrebbero essere paragonate a organizzazioni mafiose. Blatter ad esempio è un demente dittatore, mentre Platini ha dimostrato di essere un incapace con la storia del Fair Play Finanziario. Secondo loro, gli sceicchi del Qatar non possono sponsorizzare il PSG e allora come la mettiamo con gli sponsor della Champions? Platini critica il Psg e gli ingaggi ma sono soldi che poi finiscono alla Uefa. Fossi io il presidente della Uefa pubblicherei il bilancio per mostrare dove vanno a finire i soldi e tutte le decisioni andrebbero prese a maggioranza. Purtroppo però di questo non c’è nulla.
PALLONE D’ORO – Chi dovrebbe vincere il Pallone d’Oro secondo Raiola? Non c’è neanche bisogno di dirlo.
Ibrahimovic. Sarebbe un premio importante se lo vincesse lui. Avrebbe dovuto vincerlo già da diversi anni ma si tratta di un premio politico e corrotto.
ARBITRI – Raiola ha anche parlato delle recenti polemiche arbitrali:
L’esperimento dei sei arbitri non è del tutto riuscito. È vero che non sono più sei occhi ma il doppio, ma gli arbitri di linea sono spesso internazionali e molte volte vanno ad incidere sulla decisione della terna. Catania? Le decisioni vanno prese in maniera immediata, mica dopo 44 secondi. Le colpe non vanno scaricate su Maggiani, visto che le decisioni vengono prese dall’arbitro.
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