Arrivato in Cina per portare entusiasmo e nuova vita alla sua carriera e al calcio locale, il tecnico campione del mondo Marcello Lippi non sta attraversando proprio un buon momento con il ricco club del Guangzhou Evergrande, che lo aveva ingaggiato lo scorso maggio per cercare di vincere la Champions League asiatica. Ebbene, dopo la pesante sconfitta nell’andata dei quarti di finale della competizione rimediata sul campo dell’Al-Ittihad, che segue a due deludenti pareggi per 0-0 in campionato, la posizione del tecnico di Viareggio è a rischio.
VINCERE O ESONERO – E pensare che la sua squadra aveva chiuso in vantaggio il primo tempo con il risultato di 2-1, facendo pensare di aver già timbrato il passaggio in semifinale. Invece, tre reti incassate nella ripresa hanno riportato il Guangzhou Evergrande nell’amara realtà, e adesso occorrerà una grande prestazione nella partita di ritorno che si giocherà il prossimo 2 ottobre per non fallire uno, anzi l’obiettivo stagionale per eccellenza, visto che Lippi è stato chiamato proprio per portare la coppa a casa.
Esperti commentatori cinesi, conoscendo le pretese e il carattere del patron del club, affermano che se il tecnico azzurro dovesse uscire ai quarti della Champions potrebbe già preparare le valigie per far ritorno a casa. Poco importa degli alibi: le assenze di giocatori importanti come i due difensori centrali e l’attaccante Muriqui non giustificheranno un’eventuale eliminazione. Poco importa anche se la squadra allenata da Lippi sia in testa al campionato cinese con un punto di vantaggio sulla seconda.
Del resto, l’allenatore dello scorso anno, Lee Jang-soo, era già riuscito a far vincere al club la Superleague cinese. Dall’ex commissario tecnico campione del mondo è lecito che società e tifosi si attendano il salto di qualità definitivo. Allora bisognerà vincere al ritorno, e continuare verso la strada che porta alla Champions League. Altrimenti, l’esonero è dietro la porta.
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