Ennesimo scandalo che coinvolge il calcio e stavolta non si tratta del solito video-tape giunto misteriosamente sul tavolo di una redazione, ma di una vicenda legata alle scommesse che, se confermata, rischia di sconvolgere l’intero baraccone calcistico inglese.
I fatti. Durante un seminario sul gioco d’azzardo, organizzato nella “Sporting Chance Clinic”, un calciatore ha confessato di aver “aggiustato” una gara in cambio della cancellazione dei debiti di gioco. Il metodo era semplice, bastava farsi espellere e convincere tre compagni a farsi ammonire. Tutto questo per favorire i bookmakers, che in quell’occasione accettavano scommesse sul numero di ammonizioni ed espulsioni.
La notizia arriva dalle pagine dell’Indipendent, ma è stata ripresa subito dal Sun, che sta indagando per scoprire chi si cela dietro la clamorosa rivelazione. Per ora si sa solo che il calciatore giocava in Premiership, ma non la squadra di appartenenza né la partita incriminata. Si sa, inoltre, che si è liberato dal vizio del gioco, proprio grazie all’aiuto della clinica dell’Hampshire, fondata dall’ex calciatore del’Arsenal (ed ex alcolista) Tony Adams, per curare qualunque tipo di dipendenza.
La clinica comunque prende le distanze da quanto dichiarato dall’anonimo scommettitore, e per bocca del direttore generale, Peter Kay, fa sapere
Né io né la Sporting Chance siamo responsabili per quello che un cliente o un ex cliente può avere detto, ma se mi chiedete se ero a conoscenza del fatto, la mia risposta è sì. Quanto alla partita in questione, non importa se si tratta di un giocatore della Premiership o di Conference, quello che interessa è che questo tipo di dipendenza può portare qualunque persona a commettere gesti estremi, ivi compreso anche il suicidio.
Il problema dei debiti di gioco è più diffuso di quanto si immagini in Inghilterra e già qualche tempo fa
ne avevamo parlato, riguardo a
Wayne Rooney, noto per il suo vizietto al tavolo verde. Sembra però che la vicenda riguardi
l’intero circo inglese, dalla Premier alle serie inferiori e proprio un calciatore del cosiddetto calcio minore avrebbe tentato recentemente il suicidio
per una perdita di 37.000 sterline. Inoltre dallo stesso seminario nella clinica di Adams, è venuto fuori che alcuni calciatori inglesi stanno tentando
di disintossicarsi dalla cocaina senza che i rispettivi club siano a conoscenza della situazione.
Uno scenario preoccupante insomma per una nazione che si è sempre ritenuta superiore e immune da certi problemi, ma, cari inglesi, a quanto pare, tutto il mondo è paese!
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