I paragoni si sprecano, ma sembrano non sfiorarlo nella sua modestia.
Il suo idolo è da sempre Ronaldo, da cui ha ripreso il modo di esultare, allargando le braccia; dicono che tocchi il pallone come Zidane e che palla al piede ricorda molto Kakà.
Per ora è semplicemente Karim Benzema, attaccante del Lione e della della nazionale francese, indicato come stella nascente del calcio d’oltralpe.
La scorsa settimana i titoli dei giornali francesi erano tutti per lui, per la “Stella Benzema” capace da solo di affossare i Rangers, i cui difensori sono letteralmente impazziti nel tentativo di fermarlo.
Non è facile marcarlo, vista la capacità di segnare da ogni posizione: alla Treseguet (sotto porta), ma anche da centrocampista consumato, con tiri potenti e precisi dalla distanza, di testa, con pallonetti.
Quest’anno il suo bottino personale è stato di 20 reti tra nazionale, campionato e coppe, a dimostrazione della tecnica di Karim e del suo sangue freddo in zona gol.
Se lo coccola il Lione questo ventenne dalle grandi speranze, che non vuole palcoscenici più in vista e giura fedeltà alla squadra che lo ha lanciato:
“Ho un contratto che scade nel 2012 e ho sempre detto al mio presidente che rimango fino a quando non vinceremo la Champions League. Per cambiare squadra c’è tempo. Ho ancora molte cose da fare a Lione”.
Sogni da realizzare per lui, per il Lione, per la Francia intera che spera di aver trovato il nuovo Zidane, che in più fa grappoli di gol. L’augurio è che a differenza di Zizou usi la testa solo per segnare!
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