Brasile! Terra del carnevale, del caffè, del calcio spettacolo. Nell’immaginario collettivo un gruppo di ragazzi che gioca a pallone su una strada sterrata, in una terra che sforna campioni a non finire.
C’erano tutti quei ragazzi divenuti campioni, ritrovatisi nel mitico Maracanà, per festeggiare il ritorno del grande Arthur Antunes Coimbra Zico, nello stadio che lo acclamava una ventina di anni fa.
Una buona occasione per organizzare una partita di beneficenza tra il Flamengo ’87 ed una selezione di calciatori brasiliani di ieri e di oggi (più Nakata, che certo brasiliano non è).
Grandi nomi sul cartellone a cominciare dal redivivo Adriano (autore di una doppietta) e poi Junior, Leonardo, Edinho, Aldair, Andrade, Renato, Amoroso: tutti calciatori passati nel nostro campionato, con alterne fortune.
Unico assente alla festa, Romario, ma c’era da aspettarselo dopo l’esclusione dai mondiali di Francia 98, voluta, a suo dire, proprio da Zico, allora assistente di Zagallo. Ma forse ha fatto bene a non presentarsi, vista l’infelice esperienza nelle file di quel Flamengo che venne chiamato Dream Team e che concluse la stagione senza vincere alcunché!
Al di là degli assenti, comunque, una grande festa per Zico, accompagnata dai cori continui dei tifosi sugli spalti, interrotti solo quando Edmundo -ex Vasco da Gama e quindi nemico giurato dei rubro-negros– entrava in possesso di palla.
Per la cronaca, la partita si è conclusa con il risulato di 8 a 5 per il Flamengo ’87, a dimostrazione che la classe non è acqua. Nemmeno dopo i 50 anni.
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