Per un campionato che si chiude ce n’è un altro che si apre. La Premier League, che fino a qualche mese fa sembrava saldamente nelle mani del Manchester City, ora viene sicuramente chiusa dallo United che con 8 vittorie consecutive si porta a +8 dai cugini. Al contrario la Liga, che fino a 3 settimane fa era del Real Madrid, ora viene rimessa in discussione. Ma andiamo con ordine.
PREMIER LEAGUE – In Premier lo United deve ringraziare l’arbitro e l’Arsenal. Il signor Mason infatti inventa letteralmente il rigore con cui i Red Devils sbloccano la gara (Young è in fuorigioco e viene a malapena sfiorato dall’avversario), e con quest’episodio si chiude la partita, nonostante si fosse al quarto d’ora, perché il QPR resta in 10. Lo United non è brillante, ma chiude la partita sul 2-0 con un gol dell’intramontabile Scholes.
Ma Ferguson ringrazia anche l’Arsenal che mette in campo un partitone contro il Manchester City. Balotelli si fa espellere al novantesimo, ma prima del rosso ci sono due pali ed una traversa per i Gunners, e soprattutto il gol di Arteta che manda i Citizens a -8 a 6 giornate dal termine. Inoltre l’Arsenal si assesta così al terzo posto, importante per la Champions League, approfittando del pareggio del Tottenham in casa del Sunderland. Il Chelsea di Di Matteo stupisce ancora vincendo al 93′ grazie alla rete di Mata e mantenendo viva la lotta per il quinto posto con il Newcastle.
LIGA – In Spagna accade esattamente il contrario: la Liga si riapre. Il Real era arrivato ad una decina di punti di distacco dal Barcellona, ora la differenza è di appena 4 punti. Sempre tanti, ma i blaugrana possono sognare. La giornata è aperta dalla vittoria del Barça per 4-1 sul Saragozza. Guardiola mette in pratica un mezzo turnover con una linea di centrocampo quasi tutta nuova, ed in un primo momento paga questa scelta perché il Saragozza gioca meglio e passa in vantaggio. Ma se il Saragozza è in zona retrocessione un motivo ci sarà. E si chiama difesa. I padroni di casa infatti regalano letteralmente i due gol della rimonta blaugrana, e a fine primo tempo rimangono anche in dieci per un’espulsione stupida. Finirà 1-4 con Messi che “si ferma” ad appena due gol.
Ma la gara più incredibile è quella del Real Madrid. Mourinho sceglie le quattro punte, e si vede tutto il potenziale offensivo. Ma il Valencia si difende bene e riesce a non affondare. Alla fine della partita si conteranno 26 tiri nello specchio del Real, forse è un record, respinti 2 volte dai pali e tutte le altre dal portiere del Valencia che è in serata di grazia. Alla fine i blancos rischiano persino di perdere visto che per un paio di volte Casillas salva sui contropiede avversari, ma ciò che conta è che i punti di distacco dal secondo posto sono solo quattro e fra 3 giornate c’è il Clasico.
Nel resto d’Europa va registrata la quarantatreesima vittoria dello scudetto da parte del Celtic in Scozia, agevolata anche dalla penalizzazione dei Rangers di 10 punti. L’annosa rivalità rischia anche di terminare visto che i Rangers sono ad un passo dal fallimento, ma per ora rimane il dato statistico della vittoria del campionato.
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