Era l’ultima partita di Guardiola al Camp Nou, e questo era ciò che contava nel derby di ieri sera contro l’Espanyol. Il campionato è ormai matematicamente del Real Madrid, e così i tifosi accorsi allo stadio ieri sera inneggiavano più al loro allenatore, visibilmente commosso, che alla squadra. Ma ancora una volta a prendersi gli applausi e le attenzioni è stato Lionel Messi che nel Guardiola-day ha deciso di salutarlo segnando 4 gol.
Finirà 4-0 per i blaugrana, con due gol su rigore della Pulce, uno su punizione ed uno su azione, in una gara che non è mai stata aperta. E così a fine partita è standig ovation per quello che ormai è quasi il passato del Barcellona, Guardiola, ma sicuramente il futuro, Messi, capocannoniere e sicuramente Scarpa d’Oro con le sue 50 reti in campionato, cinque in più di Cristiano Ronaldo.
E il Real Madrid? Acquisita la Liga, ormai l’unico obiettivo possibile è il traguardo storico dei 100 punti in campionato. Per gran parte della gara i blancos lo vedono sfumare, visto che il Granada, che deve ancora salvarsi, riesce a passare in vantaggio. Ma poi la gara cambia, grazie anche ad un arbitraggio discutibile, e prima viene concesso un rigore con cui Cristiano Ronaldo pareggia, e poi i tre punti arrivano al novantesimo già scaduto con un’autorete. A fine gara c’è da registrare una scena raccapricciante, con i giocatori del Granada imbufaliti dall’arbitraggio che assalgono la terna ed uno di loro colpisce con una bottiglietta in faccia il direttore di gara.
Tra le altre gare c’è da segnalare il terzo posto raggiunto matematicamente dal Valencia che vince contro il Villareal (che ora rischia seriamente di retrocedere) grazie alla contemporanea sconfitta del Malaga che rimane quarto. Un quarto posto molto ambito visto che potenzialmente lo possono raggiungere ancora 4 squadre, mentre per la zona Europa League lottano ancora in 6. Già retrocesso il Santander, scende anche il Gijon mentre per la terza retrocessione se la giocheranno in quattro.
BUNDESLIGA – Ma ieri si è disputata anche l’ultima giornata di Bundesliga. A dir la verità era quasi tutto già deciso, con il Borussia Dortmund che aveva conquistato il campionato ed il discorso Champions già chiuso con Bayern Monaco che si era attestato al secondo posto, lo Schalke terzo e la sorpresa Moenchengladbach quarta, ai preliminari. Rimaneva aperto il discorso Europa League in cui si qualificano Bayer Leverkusen, Stoccarda e Hannover. Retrocesse Herta Berlino, Colonia e Kaiserslautern.
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