Un minuto. Tanto sarebbe dovuto durare il silenzio nel catino infernale di Bilbao, dove la squadra di casa affrontava il Valladolid. Sessanta secondi senza cori e fischi per ricordare il socialista basco Isaias Carrasco ucciso venerdì dagli indipendentisti dell’Eta.
Ma il popolo del pallone è notoriamente incivile e stavolta ha superato tutti i limiti, non dimostrando rispetto nemmeno davanti alla morte. Così mentre il resto della stadio San Mames omaggiava la memoria del politico scomparso, dalla “Cattedrale” (zona riservata ai tifosi vicini alle idee della sinistra indipendentista), sono piovuti sonori fischi a rompere il silenzio.
Inutile commentare l’accaduto: una vera vergogna per l’intero baraccone calcistico, che dimostra ancora una volta la sua scarsa maturità, perdendo un’altra buona occasione per tacere!