Alcuni campionati europei stanno dimostrando di essere molto vivi. L’esempio più citato è quello della Bundesliga dove l’anno scorso una squadra di giovani, il Borussia Dortmund è riuscita a superare la corazzata Bayern Monaco, ma anche la Ligue 1, dopo il lungo dominio dell’Olympique Lione ha visto succedersi in vetta, negli ultimi tre anni, tre squadre diverse: prima il Bordeaux, poi Olympique Marsiglia ed infine il Lille.
Nei due campionati maggiori la situazione è molto diversa, da una parte c’è l’Inghilterra dove le Big Four – Manchester United, Chelsea, Arsenal e Liverpool – la fanno da padroni – con l’inserimento nell’ultimo biennio del Manchester City, mentre in Spagna si assiste al duopolio Barcellona – Real Madrid.
I due club spagnoli dominano incontrastate le competizioni nazionali e il fossato che le separa dagli altri club iberici è ogni stagione più grande. E per accorgersene basta guardare ai risultati della prima giornata con il sei a zero del Real Madrid in trasferta a cui ha risposto la manita blaugrana contro il Villareal di Giuseppe Rossi.
In Spagna iniziano a fare questa riflessione: “Che senso ha un campionato in cui due squadre sono destinate ad occupare costantemente i primi due posti?”.
Jorge Valdano, in un’intervista rilasciata a Cadena Ser, ha lanciato una proposta su questo tema:
Più il tempo passa, più aumenta il fossato tra i due club più grandi e gli altri. Queste due squadre sono presenti sul mercato mondiale, mentre gli altri team devono accontentarsi del mercato locale.
In futuro, Madrid e Barcellona dovranno associarsi ad altre squadre che vanno allo stesso ritmo, arrivanno alla creazione di una lega europea. Siamo in un periodo di transizione, tutto dipenderò dal modo in cui le cose evolveranno in Spagna e nel resto d’Europa.
Anche se la creazione di questo campionato non è acnora all’ordine del giorno, in ogni caso il dibattito è aperto.