L’indagine è finita, ma nonostante non sia stato accertato il voto di scambio, la Fifa ha deciso di sospendere i delegati coinvolti nella vicenda sull’assegnazione del Mondiale 2018 e di quello del 2022. La notizia era venuta a galla a seguito di un’inchiesta da parte di un tabloid che aveva scoperto che Amos Adamu (Nigeria) e Reynald Temarii (delegazione dell’Oceania) vendevano per alcuni milioni di euro il proprio voto per la candidatura alla competizione calcistica più importante al mondo.
Per tutelarsi, la Fifa ha deciso di sospendere i due personaggi coinvolti, eliminandoli dalla commissione che così passa da 24 a 22 membri. Adamu per tre anni non potrà più esercitare alcuna funzione in seno alla Fifa e dovrà pagare una multa di 7.400 euro, Temarii sarà sospeso per un anno e dovrà pagare una multa di 3.700 euro.
Sono molto soddisfatto ma non sono felice. Non si può essere felici quando bisogna sanzionare membri della nostra famiglia. Non è piacevole, ma sono soddisfatto per il lavoro svolto dal comitato etico. Singoli episodi non possono far pensare che il calcio sia corrotto
ha commentato il presidente della Fifa Josep Blatter, ma probabilmente nessuno può ritenersi davvero soddisfatto. Se effettivamente queste persone hanno venduto il loro voto, una sospensione di uno o tre anni è sicuramente insufficiente, andavano espulsi. Se invece, come dichiara la Fifa, non ci sono prove sufficienti a stabilire con certezza la realtà, una sospensione cautelativa risulterebbe esagerata. L’auspicio è che le indagini continuino e che non finisca tutto “all’italiana”.