Quando si parla di suicidio calcistico, si può prendere come riferimento Amburgo-Colonia. Una partita dal risultato che, ad inizio gara, sembrava scontato, con i padroni di casa che venivano da un brutto periodo ma avevano una squadra molto forte e vogliosa di riscatto, contro un Colonia disastroso destinato a lottare per tutto il campionato per non retrocedere, e senza nemmeno Podolski in campo.
Ed invece: primo tempo l’Amburgo va in vantaggio grazie ad un rigore trasformato da Petric dopo appena 11 minuti. Gli ospiti pareggiano dopo 10 minuti e, nella ripresa, passano in vantaggio poco dopo il fischio d’inizio. I locali hanno uno scatto d’orgoglio e ribaltano il risultato in 3 minuti e si avviano verso la prima vittoria della stagione. Ad un certo punto esce Elia e l’Amburgo si sfalda. A 5 minuti dalla fine Clemens pareggia e, quando al novantesimo ormai mancano due giri di lancetta, ecco il 3-4 per il Colonia che manda la corazzata dell’Amburgo all’ultimo posto. Probabilmente il tempo di Oenning su quella panchina è finito.
Rischia grosso anche il Wolfsburg, la cui assenza di Kjaer si fa sentire nel 3-0 subito a Friburgo che fa scendere la ex squadra campione di Germania al margine della zona retrocessione, mentre è tutto facile per il Bayern che contro il Kaiserslautern sfoggia il solito incontenibile Mario Gomez, autore di una tripletta ed ora in vetta alla classifica marcatori. Solo 0-0 invece nel big match tra le due contendenti per lo scudetto dello scorso anno, Bayer e Borussia Dortmund.