Gordon Banks: una parata per la storia!

di Redazione 2

Quella parata su Pelé fu la migliore della mia carriera. Non immaginavo sarebbe diventata così famosa. Anzi, al momento non mi accorsi neppure di quel che avevo fatto.

Era il 1966. L’Inghilterra ed il Brasile incrociavano le loro strade nel cammino che conduceva alla seconda fase del Mondiale. Tra i verdeoro giocava un certo Pelè, già due volte campione del mondo. Ma l’Inghilterra di quell’anno era costruita per fare la migliore figura possibile davanti al pubblico di casa, alla ricerca di quel titolo che non aveva mai vinto.

In porta giocava Gordon Banks, portiere trentunenne appena ceduto dal Leicester allo Stoke City, a causa di un capriccio del suo secondo, Peter Shilton, che fece includere una clausola sul contratto, che obbligava il club a schierarlo titolare. Banks si ritrovò fuori squadra, nonostante fosse il miglior portiere inglese di quei tempi, forse di tutti i tempi, nonostante fosse il numero uno della nazionale, nonostante avesse ancora molto da dare al calcio.


Ma torniamo alla partita con il Brasile ed a quell’azione che avrebbe portato ad un gol spettacolare, se in porta non ci fosse stato un certo Gordon Banks. Jairzinho furoreggiava sulla fascia destra, inutilmente contrastato da Cooper che tentava di rubargli palla. Il portiere intanto si era appostato sul palo alla sua sinistra, nell’attesa di un cross da intercettare. Il cross arrivò puntualmente, ma il pallone scavalcò tutta l’area di rigore, finendo sulla testa di Pelè, pronto a schiacciare in rete.


Sembrava fatta, in quei pochi interminabili attimi che accompagnano la palla dalla testa alla rete ed i verdeoro erano già pronti a correre verso il numero 10, per abbracciarlo. Ma nessuno aveva fatto i conti con Gordon Banks, che volò letteralmente da un palo all’altro della porta, deviando il pallone in angolo.

Il pubblicò scattò in piedi, Pelè rimase pietrificato e non poté far a meno di abbracciare Banks, complimentandosi. L’unico sorpreso sembrò essere proprio il protagonista che raccontò di non essersi reso conto di aver deviato il pallone, fin quando Bobby Moore non andò a congratularsi con lui.

Fu la parata del secolo ed ancora oggi è considerata come il miglior gesto atletico di un portiere, anche se servì a poco in quell’occasione e l’Inghilterra uscì sconfitta per 1-0. Ma Banks e gli inglesi avranno modo di rifarsi durante il Mondiale, con ottime prestazioni che li porteranno alla conquista del titolo.

In una parata tutta la storia di Gordon Banks, anche se su di lui ci sarebbe molto da raccontare, ma quel gesto lo ha reso un mito, tanto che il resto della carriera diventa assolutamente secondario.

Commenti (2)

  1. Una precisazione: il mondiale era quello del 1970 in Messico e l’Inghilterra ed il Brasile erano nello stesso girone. La sconfitta degli inglesi per 1-0 fu tutto sommato indolore. Peccato che poi nel quarto di finale con la Germania Gordon Banks non potè scendere in campo in quanto infortunato. Al suo posto giocò il portiere di riserva Peter Bonetti. Inghilterra avanti per 2-0 e rimonta di Beckenbauer, Seeler e nel supplementare gol di Muller. Molti sostennero che con Banks in porta sarebbe finita diversamente. Forse sì, però Bonetti non era affatto scarso anzi giocò a lungo nel Chelsea.

  2. Corretta l’osservazione sul Mondiale del ’70 anziche’ del ’66, ma per cio’ che riguarda l’eliminazione dell’Inghilterra ad opera della Germania Ovest, insieme alla presenza di Bonetti al posto di Banks un altro errore fu la sostituzione di Bobby Charlton nel secondo tempo, privando gli inglesi della loro punta piu’ forte contro i tedeschi.

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