Quello di Cazzola probabilmente era tutto un bluff. Infuriato dal trattamento ricevuto dagli americani che si erano proposti di rilevare la società, senza poi presentare offerte effettive, il patron bolognese aveva deciso di mantenere l’incarico di proprietario della società, insieme al suo vice, Renzo Menarini. Nelle conferenze aveva anche più volte ribadito che sarebbe rimasto lui il socio di maggioranza del club, e che non avrebbe mai rivenduto le sue quote al suo vice.
Tutto falso, perchè sono passate solo poche settimane da quel comunicato, e il passaggio di proprietà è avvenuto. L’ex presidente Alfredo Cazzola ha venduto il 63% delle azioni della società al suo collega Renzo Menarini, che già ne deteneva il 37%, per circa 12 milioni di euro, passando alla storia quindi come il Presidente della B del Bologna, dato che ha rilevato la squadra quando questa è retrocessa, e nell’anno della promozione l’ha rivenduta. Poteva aspettare almeno un’altra stagione.