Non c’è pace per il Bologna. L’ultima testa a saltare è quella del direttore sportivo Carmine Longo, alla fine di una querelle che andava avanti da qualche giorno. Il sessantaseienne dirigente era stanco dei tanti problemi societari del club, dopo i tanti presidenti cambiati in pochi mesi, e i soldi messi e tolti dalle sue disponibilità.
Così pochi giorni fa ha dichiarato di essersi stancato (“non voglio prendermi un coccolone” aveva detto), ed ha così deciso di rimanere fino alla fine del campionato, ma senza l’incarico di costruire una squadra per la prossima stagione. Una decisione che ha spiazzato tutti, visto che stava lavorando per la cessione di Viviano e Ramirez all’Inter e aveva assunto l’arduo compito di riportare la calma in uno spogliatoio spaccato in diverse parti.
E così ieri sera, sul sito della società, è spuntato il comunicato che dopotutto non ha sorpreso in molti: Longo è stato licenziato. Alla società serve qualcuno che possa trattare da subito perché molti calciatori hanno mercato, e dovendo vendere molto, c’è anche bisogno di ingaggiare nuovi potenziali campioni per poter affrontare la prossima stagione in Serie A. Una stagione che potrebbe cominciare senza Malesani, il cui atteggiamento continua a non piacere alla società, e che dà l’impressione di voler terminare il campionato, salvando la squadra, per poi abbandonarla al suo destino la prossima stagione.