Non volevano di certo passare per disabili, ma c’è il rischio che volessero usufruire ugualmente delle agevolazioni previste per loro. E’ questo che sospettano i vigili bolognesi che ieri hanno scoperto che 6 o 7 automobili dei calciatori locali portavano il contrassegno dei portatori di handicap.
A livello burocratico non ci sarebbero irregolarità in quanto a fornirglielo sarebbe stata Marilena Molinari, disabile al 100% e dipendente della società, la quale aiuta i calciatori con le pratiche burocratiche ed altre faccende di ordine pratico. La donna, come tutti i disabili, ha il diritto di dare, alle persone che l’aiutano negli spostamenti, un pass che permette, tra le altre cose, di entrare nelle zone a traffico limitato e di parcheggiare gratuitamente nelle strisce blu.
Ciò che ora gli investigatori vogliono chiarire è se i calciatori in questione, come gli indagati esterni alla società e da cui è partita l’indagine, effettivamente utilizzassero quel pass solo quando trasportavano la loro collaboratrice, o ne usufruivano tranquillamente in qualsiasi momento. I calciatori per ora non sono iscritti nel registro degli indagati, ma i loro spostamenti saranno ugualmente passati al vaglio. I loro nomi sono Di Vaio, Viviano, Portanova, Mudingayi, Morleo e Perez.
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