La Juventus conquista l’Europa

Non c’erano dubbi sulla qualificazione della Juventus al tabellone principale della Champions League, né in fase di sorteggio né, tantomeno, dopo averla vista giocare e vincere (bene) nella gara di andata. Ieri sera c’era da onorare l’impegno, in una sorta di ultima amichevole prima del campionato, utile soprattutto a far macinare chilometri europei a chi non era stato tra i protagonisti del 4-0 della gara di Torino.

E allora spazio alla coppia d’attacco Amauri-Iaquinta (quest’ultimo aveva giocato la partita di andata, ma non nel suo ruolo), con il brasiliano che ha avuto parecchie occasioni per far valere la sua forza fisica e l’indubbio talento. Suo il gol che ha consentito alla Juve di pareggiare a metà primo tempo, dopo un imperioso colpo di testa, pezzo forte del suo repertorio.

Certo, da domenica tornerà a sedersi in panchina, viste le gerarchie che favoriscono Del Piero e Trezeguet (due che nell’ultima stagione hanno messo a segno la bellezza di 41 gol in campionato), ma siamo certi che uno come lui tornerà molto utile alla causa bianconera.

Serie A 2008/2009: Siena

Sarà dura quest’anno salvarsi per il Siena, ma si può consolare pensando che come lei in Serie A ci sono molte squadre che avranno un inizio molto incerto. Questa debolezza, almeno momentanea, sarà dovuta al fatto che sono partiti molti calciatori nei ruoli chiave (Locatelli su tutti) e sono arrivati molti calciatori di categoria inferiore all’esordio in A.

Più della salvezza quindi i toscani non possono sperare, e per raggiungerla sono arrivati 11 calciatori nuovi, per sostituire i 9 partiti. Di questi, 4 provengono dalla Lega Pro, due dalla B, 3 dai campionati stranieri minori e solo Curci e Calaiò provengono da squadre di Serie A, anche se nella massima serie hanno disputato davvero poche partite.

Quaresma e gli altri: ultimi colpi di mercato

Ormai è fatta. Potrebbero essere ore decisive per l’arrivo di Quaresma in maglia nerazzurra, ennesimo regalo di Moratti al neo allenatore, che ha già avuto modo di confermare la fama di vincente. Il passaggio del portoghese all’Inter è dato per imminente e non è escluso che la trattativa vada in porto proprio mentre andiamo online.

Finora si è parlato di una differenza di un paio di milioni di euro tra offerta e richiesta, ma a colmare il gap economico potrebbe arrivare la cessione di Pelè, che non sembra godere di grande considerazione nei piani di Mourinho. Quaresma invece sarebbe la pedina mancante in una squadra che ha già dimostrato di poter fare a meno di chiunque, perché comunque è il gioco che conta (e nella gara contro la Roma si è vista la mano del mister). Fatto sta che il tecnico ex Chelsea vuole regalarsi un altro campione ed il buon Moratti non può che accontentarlo.

E così a pochi giorni dalla fine del mercato estivo è necessario stringere i tempi sia per il mercato in entrata che per le cessioni, in rose che sembrano troppo ampie persino per correre su tre fronti. La stessa Inter si trova ancora a dover risolvere diverse beghe a partire dall’attacco, con Crespo e Suazo dati in partenza. Per l’argentino si era parlato di un clamoroso ritorno alla Lazio, ma sembra che Lotito non voglia sobbarcarsi il peso dell’ingaggio oneroso.

Ligue 1: già finito il sogno del Grenoble, il risveglio è brusco

Conquistare la vetta della classifica dopo due giornate sembrava una cosa imprevedibile, arrivare a mantenerla era una cosa veramente impossibile. All’esame di maturità, quello contro i pluricampioni di Francia, il Grenoble cade, subendo la prima sconfitta stagionale.

Finisce 2-0 per il Lione la gara di casa contro l’ormai ex capolista, in una gara che non era mai stata in forse. Già dopo 6 minuti Makoun ha infilato l’1-0, e il raddoppio è arrivato dopo solo mezz’ora con Benzema. Sul doppio vantaggio i padroni di casa si sono divertiti a giocare come il gatto con il topo, e per il Grenoble tutta l’inesperienza è venuta a galla. Sarà meglio puntare verso altri obiettivi.

Rivaldo in Uzbekistan

L’estate del 2008 è destinata ad entrare negli annali del calcio per gli ex Palloni d’Oro che hanno cambiato maglia. Dopo Ronaldinho e Shevchenko, entrambi accasatisi al Milan, è ora la volta di Rivaldo (che col MIlan ha avuto a che fare qualche stagione fa), passato dall’AEK Atene al PFC Bunyodkor.

Il nome non sarà nuovo a coloro che hanno seguito questo bollente calciomercato estivo, visto che la squadra uzbeka aveva già tentato, senza fortuna, di ingaggiare Samuel Eto’o. L’offerta per il camerunense era di quelle da leccarsi i baffi, tanto che in molti si erano meravigliati nel vedere la stella del Barcellona rifiutare un così alto ingaggio (si parlava di 40 milioni per una sola stagione!).

Ma morto un papa se ne fa un altro, e gli uzbechi hanno tentato con il brasiliano, che non ci ha pensato due volte ad accettare un ingaggio da nababbo per terminare la carriera in modo degno (almeno sotto il profilo economico).

Serie A 2008/2009: Sampdoria

La Sampdoria continua nella sua campagna acquisti mirata a valorizzare i giovani. Come fatto con il rischio ben ripagato per Cassano, i doriani riprovano anche quest’anno a fare il colpaccio della qualificazione diretta alla Uefa con alcuni ragazzini terribili provenienti dalle categorie inferiori o dall’estero, nel tentativo di essere ancora una volta la sorpresa del campionato.

Anche per quest’anno l’obiettivo sarà la zona Uefa, leggermente più difficile rispetto allo scorso anno per l’ingresso di almeno altre due o tre concorrenti in più, ma il target è facilmente raggiungibile. Ciò che la dirigenza ha tentato di fare è stato svecchiare la rosa, mandando via gli ultratrentenni, partiti insieme a coloro che, nonostante la giovane età, il posto in squadra non riuscivano proprio a guadagnarselo.

Bentornato a casa, Sheva!

Era partito due anni fa da quell’aereporto, trascinandosi dietro una scia di rimpianti, i suoi rimpianti per un’avventura che finiva dopo un lungo amore, ed i rimpianti dei tifosi che lo vedevano volare via in cerca di fortuna con una maglia con lo stesso numero, ma di un altro colore.

Lascio per motivi familiari, ringrazio la società per tutto quello che mi ha dato. Non c’è un problema di rapporti e non c’è un problema economico.

I motivi familiari di Andriy Shevchenko si chiamavano Kristen Pazik, l’ex modella americana nonché moglie del bomber ucraino, che voleva dare ai propri figli un futuro lontano dall’Italia e possibilmente in un Paese di lingua inglese. E così Sheva, dopo sette anni di Milan e 173 gol in maglia rossonera, partiva alla volta dell’Inghilterra, destinazione Chelsea, con una faccia più triste del solito ed una valigia piena di speranze, oltre ad un ingaggio di 9 milioni netti stagione.

Bundesliga: vetta alla neopromossa Hoffenheim, altro stop per il Bayern di Toni

Non solo in Francia ci sono sorprese in campionato. Anche in Germania la capolista della Bundesliga dopo due giornate è una neopromossa, l’Hoffenheim. Dopo la vittoria convincente della prima gara di campionato della scorsa settimana, è bastato solo un gol contro un’altra neopromossa, il Borussia Monchegladbach, per raggiungere da sola la vetta della classifica.

E mentre questa squadra dal nome impronunciabile (e anche difficilissimo da scrivere, ve lo assicuro) rimane da sola all’ultimo posto con zero punti, la situazione comincia a farsi pesante per il Bayern Monaco.

Serie A 2008/2009: Roma

L’ultima squadra pretendente allo scudetto che tratteremo in questa rubrica è, seguendo l’ordine alfabetico, la Roma. I giallorossi sono stanchi di arrivare sempre secondi, e non vedono l’ora di fare le scarpe all’Inter, soprattutto ora che c’è qualcuno a cui dedicare lo scudetto.

Vista la campagna acquisti di quest’anno però, non sembra che ci siano tantissime possibilità. La Roma ha da sempre avuto una struttura solida, e ad uno come Spalletti non è mai piaciuto correre rischi inutili. L’addio di Mancini e l’arrivo incognita di Julio Baptista sarà il primo rischio degli ultimi 5 anni.

Supercoppa all’Inter nella sfida infinita

8-7: sono stati necessari novanta minuti regolamentari, 30 supplementari e ben 14 calci di rigore per decidere chi tra Roma ed Inter dovesse conquistare il primo trofeo ufficiale della stagione 2008-2009. La chiamano “la sfida infinita” e poco più di un’ora fa ne abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione. Alla fine ha prevalso l’Inter, ma per come si era messa la gara, se avesse vinto la Roma nessuno avrebbe avuto qualcosa da ridire.

Buon calcio sotto il cielo di San Siro, con i nerazzurri che mostravano sin da subito di aver compreso il metodo-Mourinho ed offrivano alla platea uno spettacolo decisamente piacevole. La Roma per un po’ è stata a guardare, stordita dal pressing interista e dalle giocate superbe di Ibrahimovic & Co. In questa fase di gioco, è stato decisivo l’apporto del neo acquisto Muntari, sempre presente nel vivo dell’azione ed alla fine premiato con la soddisfazione del gol.

Un primo tempo perfetto per la squadra di Mourinho, che avrebbe potuto chiudere i conti già ad inizio ripresa, ma dopo un tentativo di capitan Zanetti, ci pensava De Rossi a ristabilire la parità: bordata da fuori area e gol sotto il sette, non senza responsabilità da parte di Julio Cesar. E’ il gol che ha cambiato la gara, donando alla squadra giallorossa una rinnovata energia che avrebbe potuto portare anche alla vittoria. Ma poi Mourinho ha indovinato la mossa decisiva, inserendo il baby Balotelli, che non si è fatto certo pregare su un intervento sbagliato di Mexes ed ha infilato Doni con preciso pallonetto.