Premier League: Si riavvicina il Chelsea

Giornata atipica la 29esima del campionato inglese. Si è giocato in due tranche, a causa degli impegni in FA Cup, che in Inghilterra è così importante da far rinviare le partite di campionato.
E così ieri sera si è disputato il recupero della giornata con 3 scontri, più il rinvio a data da destinarsi di Manchester United-Bolton, a causa degli impegni in Uefa dei biancazzurri.

La 29esima giornata rilancia le speranze del Chelsea, che nel recupero ha strapazzato il Derby County, più che ultimo, con un punteggio tennistico. 6-1 il risultato finale con gran mattatore della serata il capitano Frank Lampard, autore di 4 gol. Forse hanno esagerato i blues nell’approfittare di un avversario evidentemente inferiore, ma forse la cattiveria agonistica che Grant gli avrà trasmesso per invogliarli a raggiungere l’Arsenal in vetta alla classifica, non gli ha permesso di avere pietà di nessuno.

Hugo Gatti: el Loco

Ancora la storia di un numero uno anomalo su queste pagine, forse il più stravagante tra tutti quelli finora descritti, nonchè il primo ad interpretare il ruolo in un modo non propriamente “ortodosso”. Parliamo di Hugo Gatti, detto “el Loco” classe 1944, professione portiere acrobata. Ma non solo.

Iniziò a giocare da professionista, vestendo la maglia del Club Atletico Atlanta di Buenos Aires, dove riuscì ad attirare l’attenzione del River Plate, che sborsò una grossa somma, pur di assicurarsi le sue prestazioni. Nel 1969 il passaggio al Gymnasia y Esgrima, dove riuscirà a collezionare 223 presenze e prestazioni di altissimo livello. Un anno all’Uniòn di Santa Fè e poi il trasferimento al Boca Juniors, in cui si farà notare per le sue doti portiere volante e di personaggio fuori dal comune.

Molte le curiosità legate al suo nome, a partire dall’abbigliameno esibito sul terreno di gioco con quel laccio sulla fronte a tenere i lunghi capelli e quella divisa sgargiante che lo rendeva perfettamente riconoscibile. Non usava i parastinchi e, anzi, amava tenere i calzettoni calati alla caviglia.

Mancini resta all’Inter? No, si… forse fino a giugno

Ma insomma Roberto Mancini continuerà o no ad essere l’allenatore dell’Inter anche per i prossimi anni? Subito dopo l’eliminazione dalla Champions League si era lasciato andare ad una dichiarazione che sapeva di delusione, annunciando la volontà di lasciare la panchina a fine stagione. Una scelta che aveva colto tutti di sorpresa, a partire dai giocatori, fino al Presidente Moratti:

È chiaro che non me l’aspettavo e credo che non se lo aspettava nessuno, neanche le persone a lui vicine. Come me lo spiego? Ci saranno delle giustificazioni, credo che sia stato qualcosa che aveva dentro da Liverpool.

Istintiva o ragionata, la decisione di Mancini arrivava come un terremoto a rendere ancora più amara la serata dell’ennesima sconfitta europea. E tutti a cercare di individuare i motivi dell’improvviso sfogo, mentre il diretto interessato continuava a ripetere che la delusione per la partita persa non aveva affatto influito sulla sua scelta.

Pc Calcio 2007, la tradizione continua

Alzi la mano chi non ha mai giocato a Pc Calcio 7. Il primo vero videogioco manageriale capace di sfondare il milione di copie vendute è stato lui, la bellezza di 11 anni fa. Poi il buio. L’anno successivo uscì Pc Calcio 8, che aveva bug a non finire ed era la brutta copia del suo predecessore. Dopodichè più nulla fino al 2005, quando nelle edicole (evento unico) è riapparso magicamente il titolo che ha accompagnato le ore libere di giovani aspiranti manager.
Visto il risultato però, forse era meglio aspettare qualche altro anno.

E così dopo due anni di titoli infelici, l’ultimo nato in casa Gaelco comincia a recuperare un pò di tempo perso, anche se è stato lasciato molto indietro dalla concorrenza. Pc Calcio 2007 è l’unico videogioco da edicola che possa portare in alto il nome della serie dai tempi del ’97, e andiamo ad analizzare il perchè.

Nozze in vista per Pato

Finalmente si scopre a chi è rivolto il gesto del cuore che Pato fa ad ogni gol. La fortunata è Stephany Fernandes de Brito, modella e attrice brasiliana di 20

Milan-Barcellona 4-0: Cruijff umiliato

Era il 18 maggio 1994 ed il Milan scendeva in campo ad Atene per riscattare l’onta subita l’anno precedente in quel di Monaco, quando l’Olympique Marsiglia aveva ridemensionato le sue ambizioni europee.

Terza finale consecutiva per la squadra di Capello che si trovava a dover affrontare l’avversaria più temibile, quella che nessuno avrebbe mai voluto incontrare: l’invincibile Barcellona di Johann Cruijff. Il desiderio di rivincita era forte, ma il Milan partiva per la Grecia con consapevolezza di chi sa che può scottarsi di nuovo e portare a casa l’ennesima delusione.

Del resto quel Barcellona godeva di tutti i favori del pronostico, tanto che alla vigilia il tecnico olandese aveva fatto proclami di vittoria, definendo il Milan “prosaico” e lasciandosi andare a valutazioni frettolose sui giocatori avversari, primo fra tutti Marcel Desailly, considerato un centrocampista dai piedi imbarazzanti, un operaio del pallone, senza tecnica calcistica.

Abramovich fa la lista della spesa

Negli ultimi 5 o 6 anni quando si pensava ad un giocatore che dovesse cambiar maglia per un grosso quantitativo di denaro, si pensava subito al Chelsea. Da quando Abramovich ha preso in mano la squadra londinese ha speso centinaia di milioni per acquistare i più forti calciatori da ogni angolo del mondo. Ma non sempre essi si sono rivelati utili alla causa. Anzi, delle volte si sono rivelati anche dannosi (vedi Sheva).

E allora il presidente russo, poco abituato alle sconfitte, dopo le numerose umiliazioni subite negli ultimi tempi (sconfitta in finale di coppa di lega contro il Tottenham ed eliminazione da parte del Barnsley dalla Fa Cup), ha deciso di invertire la tendenza. Mezza squadra sul mercato, per un valore stimato intorno agli 80 milioni di euro.
Non è impazzito il boss di Gazprom, ma ha intenzione di rifondare la squadra, mandando via i giocatori scontenti per fare cassa (termine per lui nuovo) ed acquistare giovani motivati.

Roberto Mancini lascia l’Inter!

Ho già avvisato la dirigenza ed i giocatori. Questi sono gli ultimi due mesi e mezzo per me sulla panchina dell’Inter, anche se ho quattro anni di contratto.

Queste le poche parole di Roberto Mancini subito dopo l’eliminazione dell’Inter dalla massima competizione europea a livello di club. Una decisione che coglie di sorpresa tutto l’ambiente e che riempie lo stadio, nel silenzio della delusione per l’ultima occasione sprecata.

Non spiega i motivi, ma giura che l’eliminazione non c’entra con la sua decisione, anche se la sua faccia è quella di uno che si è stancato di veder la propria squadra buttata fuori dall’Europa, senza aver respirato nemmeno l’aria della finale.

Ligue 1: Il Lione vince lo scontro diretto e chiude i giochi

E anche per quest’anno le Championnat non potrà dire più niente fino a giugno. Da 6 stagioni a questa parte il campionato francese si chiude tra marzo e aprile, e anche quest’anno non è stato da meno.
Nella supersfida di sabato il Lione si è sbarazzato definitivamente della seconda in classifica Bordeaux, ipotecando il settimo scudetto di fila.

A difesa dei girondini si può dire che il 4-2 finale è un risultato bugiardo, visti i valori in campo. Parte veloce il Lione con una doppietta di Bodmer in 24 minuti che avrebbe steso chiunque, ma non gli uomini di Blanc che, con Wendel, si sono rifatti sotto quasi subito. E la gara resta aperta anche sul terzo gol della capolista firmato da Benzema, riavvicinato dopo soli dieci minuti da Cavenaghi. E’ solo Keita che al quarto minuto di recupero chiude definitivamente partita e campionato. Ora i 6 punti di vantaggio sulla seconda, senza il pensiero della Champions, sembrano impossibili da recuperare.

Fantacalcio: Fioccano i gol dei big, e i Fantallenatori sorridono

Giornata normale, si diceva ieri, per i giocatori del Fantacalcio. I punteggi sono tornati ai livelli soliti (il più alto della Gazzetta è di 99,5), e nella top 11 ci sono 7 componenti delle big. Tutto normale, finalmente. Partendo dal presupposto che il 99% delle Fantasquadre si basa almeno per la metà su giocatori delle prime 5-6 squadre in classifica, e chi non lo fa è destinato a guardare i compagni dal basso, diamo un’occhiata a quei calciatori che finalmente avranno fatto fioccare i gol negli scontri diretti.

In porta, a mio avviso un pò esagerato, il migliore è stato eletto Julio Cesar. E’ la prima volta quest’anno che, senza bonus e malus, un portiere raggiunge l’8 in pagella. Sicuramente è meritato questo voto altissimo perchè il brasiliano dà sicurezza al suo reparto arretrato, e prende sempre pochissimi gol, ma le due parate fatte in tutta la partita non giustificano un voto così alto.