George Best: genio e sregolatezza

Ci sono due modi per ricordare George Best: il primo vi causerà rabbia, rimorso, dolore per non aver visto questo immenso giocatore esprimere tutto il suo formidabile ed inarrivabile talento; la seconda vi porterà gioia, un’incredibile stato di estasi e la privilegiata opportunità di aver potuto ammirare uno dei più grandi artisti sportivi mai apparsi sul pianeta.

Chi lo ha visto giocare non ha dubbi: George Best è stato uno dei più forti calciatori della sua epoca, forse il più grande mai apparso sui prati verdi del Regno Unito, capace di incantare le folle e di strappare applausi. Genio nel calcio e sregolatezza nella vita, esempio da seguire solo per le imprese sportive e morto prematuramente proprio per i danni provocati dagli eccessi di alcol.

Iniziò a giocare sui campetti sterrati del suo quartiere a Belfast, nell’Irlanda del Nord, ma già a 15 anni si aprirono per lui le porte del calcio che conta. Il Manchester vide in quel ragazzino penalizzato da un fisico esile, un talento da apprezzare e far crescere.

Fantacalcio: grandi prestazioni di Storari e Parola, il Cagliari convince ancora

Se si potesse fare la formazione dell’Anti-Fantacalcio, il Matteo Ferrari dell’anticipo di ieri rientrerebbe senz’altro in questa rosa. Un autogol dopo 3 minuti, un paio di svarioni difensivi che hanno messo gli attaccanti del Cagliari a tu per tu con Doni, e un tap-in sbagliato praticamente a porta vuota sono stati lo score della partita del difensore della Roma. Il voto previsto per lui potrebbe aggirarsi intorno al 2, e adesso Spalletti prega che Juan ritorni in forma, altrimenti sarà veramente dura in difesa.

A parte gli scherzi, i due anticipi della 31esima giornata ci hanno regalato numerosi spunti sui quali discutere. Uno di questi potrebbe riguardare il portiere. A scanso di partitoni di qualche portiere di serie A, o di rigori parati, per la seconda settimana consecutiva potrebbe essere eletto come miglior portiere Storari del Cagliari. Il portiere proveniente dal Levante risulterà a fine gara il migliore in campo. Compie parate strepitose, chiude la porta in faccia a Totti e compagni almeno 3-4 volte, ed è solo grazie a lui se il Cagliari può ancora sperare di salvarsi.

Juventus-Parma: amarcord nel segno di Cuper

Quante storie in una sola gara! C’era un tempo in cui Juventus-Parma valeva uno scudetto o addirittura l’Europa. Bei ricordi per gli emiliani, arrivati lassù tra le grandi del calcio a dar fastidio a formazioni molto più blasonate: la favola di una provinciale che diventava realtà, sfiorando e, a volte raggiungendo, successi insperati fino a qualche anno prima.

Da allora è passata molta acqua sotto i ponti, il calcio è cambiato ed entrambe le squadre hanno avuto le loro gatte da pelare, specie a lvello societario: la Juve ha conosciuto l’onta della serie B, il Parma non ha più saputo ripetere i miracoli che l’avevano portata in alto ed oggi ci ritroviamo a raccontare un’altra storia.

Certo la Juventus è sempre lassù, ma ha ormai abbandonato da tempo la speranza di vincere il titolo, nonostante la matematica non la tagli ancora completamente fuori, ma è molto più relistico, anche se difficile, puntare al secondo posto. Se finisse oggi il campionato, potrebbe ritenersi comunque soddisfatta dei risultati raggiunti da neopromossa. Il Parma invece è giù, nello sprofondo della bassa classifica, a soli tre punti dal fanalino di coda Empoli, a cercare disperatamente di risalire la china.

Serie B: il treno rallenta, ma nessuno ne approfitta

A 9 giornate dalla fine ancora nulla è scritto nel campionato di serie B. Le prime 6 di testa vanno come un treno, e di giornata in giornata continuano ad accumulare punti, chiudendo almeno per il momento il discorso play-offs.

Se infatti il distacco dalla settima continua ad aumentare grazie alla sconfitta del Rimini, adesso a -11 dalla qualificazione, la stessa cosa non si può dire per la promozione diretta, visto che gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo. Ne sa qualcosa il Bologna, raggiunto all’ultimo secondo da Bernacci quando stava già pregustando la fuga. Il 2-2 conferma ancora una volta come la squadra di Arrigoni sia una delle più preparate alla promozione, ma manchi ancora di quella concentrazione e soprattutto di quel carattere che serve per fare punti anche lontano dall’Emilia.

Mourinho prossimo allenatore dell’Inter al 90%

Nuova puntata della telenovela Mancini-Inter. Ieri sera, intorno alle 21, Josè Mourinho, ex tecnico di Porto e Chelsea, si è visto aggirarsi per le vie di Milano. E la compagnia è di quelle da far venire i brividi: Massimo Moratti.

Evidentemente al presidente nerazzurro non è piaciuta l’intervista del Mancio in diretta a pochi minuti dalla fine della gara con il Liverpool, e dopo le sconfitte contro il Napoli, e soprattutto contro la Juve, ha capito che l’aria in casa Inter era cambiata.
Se dopo l’infelice uscita, Mancini era stato perdonato, i 5 punti di vantaggio bruciati in campionato non sono andati giù, e come in tutte le aziende del mondo, è corso ai ripari.

Cristiano Ronaldo come Maradona!

Che sia un grande del calcio internazionale, lo sapevamo già, ma che un tipo poco incline ai complimenti come Alex Ferguson arrivasse a tesserne le lodi in questo modo, non ce lo aspettavamo proprio. Stiamo parlando di Cristiano Ronaldo, il miglior attaccante del mondo in questo momento, cifre alla mano.

Qualche giorno fa gli avevamo dedicato un articolo, in occasione della conquista di un suo record personale: 33 gol (già diventati 34) con la maglia del Manchester United in una sola stagione, con la possibilità di aumentare ancora il bottino da qui a maggio. Simply the Best lo avevano chiamato i tabloid britannici, giocando con il nome del compianto campione George Best, che si era fermato a 32.

Ma Sir Alex Ferguson che lo allena tutti i giorni è andato oltre la definizione dei giornali, sbilanciandosi in paragoni imbarazzanti per il giovane portoghese, che viene accostato persino al genio di Maradona.

Storia degli Europei: Francia 1960

Si apre oggi un nuovo capitolo dedicato agli Europei sulle pagine di Calciopro, che ci accompagnerà per qualche settimana, alla scoperta delle passate edizioni. Con un po’ di nostalgia per il calcio che fu, partiamo dalla prima edizione, giocata in Francia nel 1960.

In realtà definire tale edizione un vero e proprio “Europeo” è abbastanza azzardato, vista l’assenza di numerose nazionali che si rifiutarono di partecipare. Anzi, a dire il vero, mancava proprio l’élite del calcio continentale con le assenze di Inghilterra, Scozia, Germania Ovest, Belgio, Svizzera, Olanda e Italia. Già, i Campionati Europei cominciano proprio con il rifiuto della Federazione Italiana di partecipare alle gare di qualificazione, viste le brutte figure rimediate negli anni precedenti a livello internazionale.

Italia a parte, comunque, è chiaro che il primo Europeo poteva contare su una ristretta cerchia di partecipanti, che si ridusse ulteriormente quando nei quarti la Spagna del Generale Franco si trovò a dover affrontare l’Urss. In quel periodo infatti i rapporti tra i due stati erano piuttosto tesi e gli spagnoli si rifiutarono di recarsi a Mosca per disputare la gara. In verità sia i calciatori che la Federazione Spagnola non avevano problemi a varcare i Balcani, ma il veto del Generale fu così deciso che dovettero rassegnarsi a perdere il treno per la gloria.

Fantacalcio: approfittate dei guai di Torino e Roma

In questa giornata consiglierei di puntare sui giocatori del Catania. Gli etnei, pur dovendo sopperire alla mancanza di un gran difensore come Stovini, squalificato, si troveranno contro un Torino dai mille problemi. Ad alimentare il cattivo periodo dei granata ci si mettono anche gli infortuni, che costringeranno 5 titolari all’assenza sicura, e altri 3 in forte dubbio. I problemi maggiori il Toro li avrà in attacco, dove mancherà Ventola per uno stiramento e Bjelanovic e Di Michele per acciacchi vari, anche se per loro l’ultima parola non è ancora detta. Fatto sta che potrebbero andare in campo malconci e quindi non giocare una gran partita. Se a questo ci aggiungiamo il periodo buio di Rosina, distratto dalle voci di mercato, possiamo capire come Polito possa passare una giornata relativamente tranquilla. Unico dubbio potrebbe esserci su Recoba, che ha recuperato dall’infortunio, ma bisogna vedere quanto sarà in grado di giocare, e a che livello.

Difficoltà anche per la Roma, che ha 3 titolari di lusso squalificati e Totti e Juan non al meglio, che difficilmente verranno rischiati, in vista della partita col Manchester.
Anche la Fiorentina non se la passa bene, dato che vede i suoi ispiratori migliori, Mutu e Liverani, squalificati, perdendo molta qualità.

Il Parco dei Principi: teatro dei sogni

Inaugurato il 4 giugno del 1972, il Parco dei Principi rappresenta lo stadio più amato dai francesi, nonché la sede delle partite della nazionale fino al completamento dello Stade de France di Saint Denis nel 1988.

Prima di essere adibito definitivamente a stadio per le gare di calcio e di rugby, l’impianto era considerato un velodrome, con la capienza di 50.000 spettatori ed utilizzato dalla squadra del Racing Club Paris fino al 1966. Poi arrivò il progetto dell’architetto Roger Taillibert, che ne mutò completamente l’aspetto, per arrivare all’attuale configurazione.

L’ultima ristrutturazione risale al 1998, in occasione della Coppa del Mondo di calcio, quando l’impianto ha subito tutte quelle modifiche necessarie per garantire le norme di sicurezza richieste dall’Uefa.

Pro Beach Soccer, in arrivo i calciatori da spiaggia

Si avvicina l’estate cari videogiocatori, e allora perchè non lasciar perdere il terreno verde, e portare la nostra palla su una bella spiaggia assolata? E’ questo il principio che ha ispirato i ragazzi della Wanadoo nella produzione di Pro Beach Soccer.

Dopo aver guadagnato i miliardi giocando negli stadi di tutto il mondo, dopo essersi divertiti a giocare per la strada con Ronaldinho e Rooney, tocca a noi adesso diventare campioni sulla sabbia. Il titolo prevede le regole classiche del calcetto (squadre da 5, 3 tempi) e i nomi ufficiali dei giocatori della Federazione. Certo, ai più questi saranno sconosciuti, ma tra di loro ogni tanto spunterà qualche nome noto di ex calciatori che hanno appeso le scarpette al chiodo e si sono dati alla palla sulla sabbia. Un nome su tutti è quello dell’ex fenomeno del Manchester, Cantona.