Franco Causio: il Barone

A Torino lo chiamavano Brazil, soprannome che gli affibbiò Vladimiro Caminiti, penna magica del giornalismo sportivo e grande intenditore di pallone. Franco Causio però è ricordato da tutti come “il Barone”, per via di quello stile inconfondibile che lo caratterizzava sia in campo che fuori.

Cresciuto calcisticamente nel Lecce, squadra della sua città, trovò la sua grande occasione nella chiamata di Gianni Agnelli alla corte bianconera. Qualche stagione in prestito qua e là per la penisola e poi il rientro a Torino per diventare titolare inamovile in una squadra di grandi campioni.

Le enciclopedie dl calcio lo indicano come l’inventore del ruolo di “ala tornante”, con il compito di attaccare e l’obbligo di difendere all’occorrenza, ed insieme a Bruno Conti è considerato il più forte cursore di fascia della sua epoca.

Serie B: volata per la promozione diretta, forse solo in 4

Lì davanti vanno come un treno, e a scanso di stravolgimenti, la qualificazione diretta alla serie A se la giocheranno solo in 4. Il treno in realtà è formato da 6 vagoni, ma Brescia e Pisa sono la coda dell’espresso, che con un solo punto a testa, stanno facendo rallentare.

Chievo e Bologna fanno impressione per la facilità che hanno nell’andare in gol, e anche per la serenità che hanno quando scendono in campo, sicuri di fare risultato. La dimostrazione, come se ce ne fosse bisogno, la danno entrambe ieri pomeriggio. Il Bologna parte subito forte e va in gol con il solito Marazzina dopo soli 11 minuti. Il pareggio (fortuito) di Okaka è solo un intermezzo perchè poi la forza d’urto dei bolognesi si abbatte sui canarini, stendendoli 4-1.
Stessa cosa fa il Chievo, che segna dopo 22 minuti col suo capocannoniere Pellissier e si fa raggiungere e addirittura superare da un sorprendentemente combattivo Messina. Nel secondo tempo esce allo scoperto la classe dei clivensi e il ribaltone è solo questione di minuti.

Walter Mazzarri tra amarcord e speranze

Sono passati solo quattro anni da quando Walter Mazzarri compiva il miracolo, riportando il Livorno in serie A dopo ben 52 anni di assenza. Oggi ritroverà gli amaranto, impelagati nella lotta per non retrocedere, a soli 29 punti e con una salvezza che al momento appare come un lontano miraggio.

Lui invece se la gode lassù tra le grandi, a soli quattro punti dalla Champions League, nonostante un inizio non proprio entusiasmante sulla panchina della Sampdoria.

Nel girone di ritorno, però, è riuscito a trovare la quadratura del cerchio e, a guardare i risultati da gennaio fino ad oggi, la sua squadra sarebbe in testa al campionato (esclusi gli anticipi di ieri, ovviamente), con 24 punti, davanti a Roma, Juve (che però deve recuperare la gara con il Parma), Milan ed Inter. Ma non è tutto.

Fantacalcio: l’imbarazzo della scelta a centrocampo

6 centrocampisti si prenotano per un posto nella top 11. Ci sono delle domeniche in cui si fa fatica a cercare il terzo o il quarto centrocampista da inserire nella top 11 perché a segnare sono veramente in pochi. Stavolta invece già dagli anticipi qualcuno ne uscirà vincitore.

E che anticipi. 9 gol creano solo l’imbarazzo della scelta. Se infatti il ritorno a sorpresa di Inzaghi (si pensava dovesse rientrare solo con la Juve), è risultato decisivo e soprattutto meritevole di top 11 (la doppietta è quasi una garanzia), la bellissima rete di Vucinic potrebbe valere un secondo posto che il montenegrino merita, e che probabilmente otterrà, visto che siccome la sua Roma alla fine ha vinto, e per la logica dei giornalisti della Gazzetta, potrebbe ottenere anche quel mezzo punto in più della concorrenza che vuol dire Fantaformazione titolare.

Storia degli Europei: Italia 1968

Finalmente Italia! Dopo un Campionato Europeo non disputato ed uno che ha visto la nostra nazionale transitare alla velocità della luce, con una prematura e cocente eliminazione da parte dell’Urss, ecco arrivare la manifestazione del 1968, da giocarsi fino in fondo con l’apporto di grandissimi talenti.

Ma andiamo per ordine, partendo dalle qualificazioni, in cui eravamo inseriti nel girone di Svizzera, Cipro e Romania. Nessun problema contro gli elvetici ed i ciprioti, mentre con la Romania fu più difficile del previsto. L’assenza di Picchi si rivelò determinante per la formazione azzurra che a Sofia fu infilata tre volte, allontanando i sogni di qualificazione alla fase finale.

Per nostra fortuna Domenghini, Prati e Rivera erano in giornata di grazia e riuscimmo a limitare i danni, concludendo la partita sul punteggio di 3-2. Al ritorno fu tutta un’altra musica e l’Italia conquistò il passaggio del turno con un secco 2-0.

Fantacalcio: occhio ai rientri di Cassano e Saudati

Mancano 7 giornate alla fine del campionato, e la stanchezza comincia a farsi sentire. I problemi non mancano per nessuno, e la differenza la faranno due cose da qui alla fine del campionato: la rosa larga e il recupero degli infortunati.

Una di queste squadre ad approfittarne potrebbe essere l’Empoli. I toscani hanno finalmente recuperato per l’attacco Luca Saudati, fermo da quasi un mese per squalifica, che anche se non al meglio, tornerà al centro dell’attacco di una squadra molto in forma, ma che dall’inizio del campionato ha il problema del gol. Contro si troverà una formazione che invece ha tutti i tipi di problemi, oltre a quello di andare in rete. Il Torino va a corrente alternata, o segna 3 reti o non ne fa nessuna, ma il vero dramma è in mezzo al campo. 4 difensori titolari sono fuori per infortunio, di cui forse solo Di Loreto potrebbe stringere i denti per la lussazione alle spalle, e scendere in campo; a centrocampo ha Grella squalificato e Diana con un problema al tendine d’Achille, ma anche lui potrebbe rientrare all’ultimo.

La Premier League è truccata?

Notizia boom dalle pagine tabloid inglesi, che stavolta hanno ben poco da ridere, ironizzando sulle “rovine italiane” e farebbero bene a guardare in casa propria!

Ennesimo scandalo che coinvolge il calcio e stavolta non si tratta del solito video-tape giunto misteriosamente sul tavolo di una redazione, ma di una vicenda legata alle scommesse che, se confermata, rischia di sconvolgere l’intero baraccone calcistico inglese.

I fatti. Durante un seminario sul gioco d’azzardo, organizzato nella “Sporting Chance Clinic”, un calciatore ha confessato di aver “aggiustato” una gara in cambio della cancellazione dei debiti di gioco. Il metodo era semplice, bastava farsi espellere e convincere tre compagni a farsi ammonire. Tutto questo per favorire i bookmakers, che in quell’occasione accettavano scommesse sul numero di ammonizioni ed espulsioni.

Altra vittoria di Materazzi nella vicenda Zidane

Prima erano gli insulti alla mamma. Poi, viste le sue vicende personali, si è pensato agli insulti alla sorella. Infine agli insulti personali. Addirittura c’è chi ha scritto di accuse di razzismo. Probabilmente ciò che Materazzi disse a Zidane nella ormai storica sceneggiata della finale di Coppa del Mondo non si saprà mai, ma dopo l’espulsione e la vittoria del Mondiale, Marco Materazzi si prende un’altra bella rivincita.

Il Daily Star infatti, non venendo a capo della questione, ha fatto come fanno molto spesso i tabloid inglesi: ha ingigantito la faccenda. L’accusa, secondo il giornale inglese, era di razzismo da parte di Materazzi che aveva insultato il capitano della Francia per le sue origini algerine, accusando sua madre di essere una terrorista islamica. A dir la verità i giornali querelati erano tre: il Sun, il Daily Mail e il Daily Star, ma solo l’ultimo è stato condannato perchè gli altri due ci erano andati più “morbidi”.

Stadio San Paolo: il cuore di Napoli!

Terzo stadio italiano per capienza ed importanza, dopo il Meazza di Milano ed l’Olimpico di Roma, il San Paolo di Napoli rappresenta quanto di meglio possa offrire a livello di strutture sportive il nostro mezzogiorno.

La costruzione risale al 1959 ed inizialmente il progetto prevedeva un solo anello, quello superiore, raddoppiato poi con l’aggiunta di un altro al di sotto de livello stradale, per problemi legati alla capienza. Le tribune erano costruite in marmo, come nella maggior parte degli stadi che videro la luce in quell’epoca e solo dopo varie opere d ristrutturazione ha assunto l’aspetto attuale.

Deve il suo nome ad un episodio di carattere storico-religioso, secondo il quale San Paolo avrebbe raggiunto le coste italiane attraccando proprio a Fuorigrotta, la zona in cui sorge l’impianto.

Diego e Flamini, i due nomi per il centrocampo della Juventus

Juventus scatenata sul mercato. La terza posizione ancora non è consolidata che già circolano nomi interessanti. Dopo l’annuncio dato dal presidente Giovanni Cobolli Gigli di mettere a disposizione 50 milioni di euro per la prossima campagna acquisti, le difficoltà che trovano le inseguitrici a vincere fanno aumentare le azioni del club bianconero, sempre più vicino alla qualificazione in Champions League. E con la qualificazione europea anche i grandi calciatori sono attratti dall’idea di trasferirsi a Torino.

Questa volta a farla da padrone è il centrocampo. Semi-sfumato l’ingaggio di Lampard, che è ancora in alto mare, i nomi che si fanno sempre più insistenti nelle ultime ore sono quelli di Flamini dell’Arsenal e di Diego del Werder Brema. Ma con due motivazioni diverse.