Se si chiedesse ad uno sportivo qualsiasi il nome del presidente dell’Atalanta, automaticamente verrebbe in mente Ruggeri. Eppure Ivan Ruggeri non è più in carica dal 2008. Questo fa capire l’importanza del suo mandato da presidente, nonostante mille contestazioni e momenti difficili. È venuto a mancare questa mattina l’uomo che ha guidato la squadra di Bergamo per ben 14 anni, dopo cinque anni di agonia in un letto d’ospedale dove ha vissuto in stato vegetativo a causa di una emorragia cerebrale.
Anche se non ha mai vissuto periodi di amore con la tifoseria (era contrario ai molti ultras violenti), si possono attribuire a lui gli anni migliori della società. L’arrivo dell’Atalanta fino alla semifinale della Coppa delle Coppe, la finale di Coppa Italia, i 9 anni su 14 in Serie A, la scoperta di grandi campioni come Pippo Inzaghi e Bobo Vieri sono solo alcune delle cose che rimarranno nella storia del club. Nel 2008 viene messo improvvisamente fuori gioco da una emorragia. La società passa così al figlio che nel 2010 la cede all’ex presidente Percassi che attualmente è ancora il proprietario del club.
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