Appena arrivato all’Atalanta, Antonio Conte sembrava riuscito nel miracolo: prese la squadra che aveva zero punti ed in cinque partite ha portato a casa due vittorie e tre pareggi. Poi evidentemente qualcosa si è rotto. Le successive 6 partite hanno portato a 5 sconfitte, e tutto il peso che prima si era spostato su Gregucci è stato nuovamente riversato sull’ex allenatore del Bari.
E così le contestazioni non si sono fatte attendere. Il picco è giunto ieri, quando nell’intervallo della gara contro il Napoli alcuni tifosi gli si sono rivolti con parole non molto gentili, e l’allenatore è stato trattenuto dai suoi stessi calciatori per evitare conseguenze peggiori. Evidentemente questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Nella serata di ieri, dopo la sconfitta, Conte aveva già presentato le dimissioni, immediatamente respinte.
Ma dopo una notte insonne, l’ex calciatore della Juve ha deciso di ripresentarle, e stavolta sono state accettate dalla dirigenza nerazzurra. Ad un giornalista che gli ha chiesto se questa è una macchia sulla sua carriera, la sua risposta è stata:
No, semmai la macchia è quello che è successo ieri con i tifosi.
Ora la squadra è affidata momentaneamente a Bonacina, finché non si troverà un sostituto. Si parla per il dopo-Conte di Sonetti e Mutti, dopo due allenatori giovani, ora si punterà sull’esperienza.