Dopo fiumi di chiacchiere e di perplessità riguardo alla sua scarsa esperienza alla guida di una squadra, ecco finalmente il giorno del debutto per Diego Armando Maradona. Gli occhi del mondo intero stasera saranno puntati sull’Hampden Park di Glasgow, stadio che quasi trenta anni fa applaudì il suo primo gol con la maglia della nazionale argentina.
Un’emozione che Diego non ha mai dimenticato, sebbene sia impossibile paragonarla con quella che proverà questa sera, quando la “sua” nazionale gli si schiererà di fronte al momento dell’inno.
Nella conferenza stampa di ieri il Pibe de Oro si è detto pronto per la nuova avventura e intenzionato a trascinare la Seleccion alla vittoria del mondiale sudafricano del 2010.
Da lui gli argentini si aspettano che riesca almeno a centrare l’obiettivo delle semifinali, ma per uno come lui sarà difficile accettare un piazzamento simile:
Il nostro unico obiettivo è vincere la Coppa del Mondo, non mi interessa arrivare tra le prime quattro. Ci sono molti cambiamenti da fare, non solo a livello tattico o di giocatori. E’ soprattutto l’approccio alla nazionale che voglio sia diverso. Voglio che i giocatori tornino a essere felici di indossare la maglia dell’Argentina e di fare parte di questa squadra. Voglio riportare l’orgoglio che è mancato ultimamente.
Un orgoglio che Maradona ha sempre dimostrato in carriera (almeno sul rettangolo di gioco) e che invece la sua nazionale spesso non ha messo in campo nelle ultime uscite. Il primo obiettivo sarà proprio quello della qualificazione ai mondiali (per ora l’Argentina è terza a pari punti con il Cile).
L’avventura comincia stasera nell’amichevole contro la Scozia, senza Messi e Riquelme, due dei punti fermi della sua nazionale. Vedremo già la mano di Maradona nell’undici mandato in campo? A livello tecnico sarà difficile, ma in quanto alla grinta aspettatevi di vederla su ogni pallone giocato, perché il neo ct ci tiene a far bene sin dall’esordio. Auguri Diego!