Sembra ormai giunto a conclusione il mandato di Maradona sulla panchina dell’Argentina e, a meno di clamorosi ripensamenti dall’una o dall’altra parte, il Pibe de Oro annuncerà nelle prossime ore l’addio alla Seleccion. Una rottura insanabile tra il ct e l’Afa, considerando che la federazione argentina avrebbe messo Diego con le spalle al muro, costringendolo di fatto a dimettersi. La disputa nasce dalla volontà di Maradona di continuare con l’intero suo staff, lo stesso che ha seguito la nazionale nella kermesse mondiale. Uno staff che la federazione non vuole, come ha rivelato il preparatore atletico Fernando Signorini, convinto più che mai che la presa di posizione dell’Afa sia solo una scusa:
Non ho dubbi, sin dall’inizio non volevano Diego. È una pietra troppo grande nell’orto del potere. Questa situazione non si può cambiare. Grondona non ha avuto il coraggio di dire a Diego che non lo voleva. Per questo gli ha detto che se avesse continuato a fare il ct avrebbe dovuto rinunciare ad alcuni collaboratori.
Un diktat che il Pibe de Oro non ha accettato, preferendo lasciare la panca dell’Argentina, sebbene ancora non sia arrivato l’annuncio ufficiale. E allora è già partito il toto-sostituto, con Alejandro Sabella, tecnico dell’Estudiantes, in cima alla lista, proprio perché gradito a Grandona. In alternativa si potrebbe puntare sull’usato sicuro, ovvero su quel Carlos Bianchi che già in passato ha declinato l’offerta in diverse occasioni. Non è da escludere poi che possano farsi avanti Diego Simeone e Miguel Angel Russo, i cui nomi sono stati accostati all’Argentina già prima che venisse scelto Maradona come commissario tecnico.
Intanto però per l’albiceleste è già ora di convocazioni in vista dell’amichevole dell’11 agosto contro l’Irlanda. I nomi dei giocatori dovrebbero essere resi noti proprio nelle prossime ore, ma pare che non sarà Maradona a stilare la lista, bensì Carlos Bilardo, che al momento ricopre il ruolo di manager della nazionale. Ne sapremo di più già nella giornata di domani.
Commenti (2)