L’attaccante vola verso la porta, il portiere abbandona i pali e frana sui piedi del portatore di palla, impedendogli di concretizzare l’azione: calcio di rigore netto ed espulsione per l’estremo difensore. Una situazione che penalizza doppiamente la squadra che si difende, a causa di regola forse troppo severa che crea non poche discussioni nei salotti televisivi. A schierarsi contro la norma del “rigore più rosso” è anche Pierluigi Collina, eletto designatore arbitrale Uefa nel 2010 ed ora portavoce della richiesta di abolizione della regola in questione:
Non è sufficiente dare un calcio di rigore restituendo la chiara occasione da rete, senza alterare, con l’espulsione, il resto della partita? C’è un movimento contro questo tipo di sanzione: quest’anno potrebbe essere la volta buona. In occasione di chiara occasione da rete non ci sarebbe l’espulsione, ma l’ammonizione se il giocatore è intervenuto sul pallone, mentre resta il rosso per i falli fuori area.
ARBITRI DI PORTA. Il cambiamento della regola verrà discusso nella prossima riunione dell’International Football Association Board, in programma il prossimo 3 marzo. All’ordine del giorno ci sarà anche la discussione sull’eventuale utilizzo degli arbitri di porta nei campionati nazionali, sebbene ci siano dei problemi da superare:
L’applicabilità ai campionati nazionali può creare problemi di organico, perché gli arbitri di porta devono avere qualità, devono decidere le questioni dell’area e la loro preparazione deve essere di livello elevato. In Champions ed Europa League siamo molto soddisfatti: a parte decisioni su gol fantasma, sono state prese numerose decisioni senza alcun problema. E sono inoltre scomparse trattenute e spinte sulle palle inattive. La presenza di altri due occhi in area con un’angolazione diversa ha spinto i calciatori ad evitarle.
IL LIVELLO DEI FISCHIETTI ITALIANI. Quanto agli arbitri italiani, Collina si dice soddisfatto:
L’Italia ha tre arbitri nella categoria Elite: Rizzoli, Rocchi e Tagliavento, per cui il livello di apprezzamento degli arbitri italiani in Europa è molto elevato. L’obiettivo però che stiamo cercando di perseguire a livello di Uefa è di non rifarci sempre a pochi paesi calcisticamente importanti.
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