Fine settimana di fuoco per la classe arbitrale, chiamata a difendersi dalle dure contestazioni di alcuni presidenti. L’Inter è in silenzio stampa da ieri sera, dopo la doppia esplulsione che l’ha costretta a giocare più di metà gara in nove uomini contro la Samp; la Lazio per bocca di Lotito si lamenta per un rigore contro (“Muslera mi ha giurato sulla sua famiglia di non aver toccato Miccoli”); Mezzaroma fa lo stesso per difendere il suo Siena (“il 70% delle decisioni arbitrali è stato capovolto”)… Insomma ce n’è per tutti i gusti e le giacchette nere finiscono ancora una volta sul banco degli imputati. Ma il presidente dell’Aia, Marcello Nicchi, in serata ha sentito il bisogno ed il dovere di dire la sua sulla questione, non ritenendo lecite le lamentele:
E’ un delirio evidente a tutti, noi ci limitiamo ad arbitrare bene, come in effetti stiamo facendo. Il resto non merita una parola in più.
E invece di parole ne verranno spese parecchie, cercando – come si è soliti fare in Italia – un capro espiatorio, pur di non prendersi le proprie responsabilità.