L’errore dell’arbitro è sempre meno tollerato, e quando si vuole eliminare un errore, di solito si ricorre alle macchine. Essendo esseri umani, la Lega e l’Aia (Associazione Italiana Arbitri) si sono da sempre opposti alla moviola in campo, e le hanno tentate tutte per ridurre i margini di errore. Quarto uomo, doppio arbitro, maggiore collaborazione con i guardalinee, auricolari, ma adesso anche quelli personalizzati. Non sono bastati quindi gli auricolari classici che vediamo addosso agli arbitri già da qualche anno. Secondo gli stessi direttori di gara infatti non sono efficaci perchè fanno ugualmente passare i rumori di fondo e non rendono chiara la comunicazione con i colleghi. Per non parlare del cattivo tempo, che faceva funzionare a fasi alterne gli aggeggi elettronici.
Adesso il giro di vite lo dà la stessa Aia, che ha commissionato ad una ditta specializzata degli auricolari su misura per ogni arbitro, assistente di linea e quarto uomo. In pratica si tratta di prendere le misure come dal sarto, solo che stavolta il lavoro è fatto da un otorino, che prende il calco dell’orecchio e ci costruisce sopra la cuffia. Al centro di allenamento di Sportilia gli esordienti sono già dotati di questi apparecchi super tecnologici, e per l’inizio del campionato lo saranno anche tutti gli altri. Insomma, moviola in campo no, ma arbitri semi-robocop sì. Contenti loro.
Alfio 11 Dicembre 2008 il 15:04
Vorrei sapere chi è la ditta che costruisce o gestisce la tecnologia per le comunicazione tra gli arbitri. ( auricolari microfoni + trasmettitori). Grazie Alfio.