Gli arbitri di serie A stanno ricominciando a sbagliare. E’ vero che gli errori non sono gravi come in passato, ma la mancanza di personalità dei fischietti italiani è preoccupante. Lo sbaglio più grosso arriva in Sampdoria-Bari. Il gol al 96′ di Bonucci era regolare, nè il difensore nè il compagno Barreto erano in fuorigioco, lo vedono tutti tranne l’arbitro che annulla ingiustamente.
Tra gli errori da considerare gravi ci sono anche quello sulla valutazione di un fallo su Miccoli, fischiato al limite dell’area ma evidentemente accade dentro, il gol di Adajlton che nasce da un fallo per il recupero del pallone ed il rigore inventato per il Cagliari, anche se 2-0 o 3-0 non cambiava nulla.
Ma è sui cartellini che gli arbitri hanno combinato di tutto. Il rosso ad Amauri è eccessivo: il calciatore si getta sul pallone e non riesce a frenare, al massimo andava ammonito per gioco pericoloso, anche perché non reagisce nemmeno all’aggressione dei calciatori napoletani. Ed invece viene espulso. Al contrario ci sarebbero ammonizioni a iosa per l’Inter contro il Livorno, ma il signor Morganti sorvola sempre. Altro rosso eccessivo è stato quello comminato a Dainelli che non compie il secondo fallo, ed infine il capolavoro degli errori, il signor Pierpaoli che prima espelle Muslera per fallo su Maccarone, poi ritorna sulla sua decisione e concede un fallo in favore della Lazio, anche se l’attaccante del Siena il fallo l’ha subìto. Misteri del calcio.