L’ottava giornata di campionato si trascina dietro molte polemiche che rovinano la giornata positiva della gran parte della classe arbitrale. Aspettando Napoli-Milan, tra le altre 9 gare solo tre sono gli arbitri insufficienti, più uno discutibile in Inter-Sampdoria.
Ma andiamo con ordine. Il risultato falsato sostanzialmente è uno solo, e cioè Udinese-Palermo. Se il rigore con cui i friulani passano sul 2-0 è regolare, c’è da considerare che non ci sarebbe dovuta nemmeno essere l’azione da cui è scaturito perché il calcio d’angolo che ha portato Cassani a stendere Zapata in realtà era una rimessa dal fondo valutata male dal guardalinee.
Molti errori anche sui calci di rigore. In Lecce-Brescia infatti il rigore su Mesbah non c’è perché l’intervento avviene fuori area, mentre in Bologna-Juventus è evidente a tutti, tranne che all’arbitro, la simulazione di Krasic. Per il serbo molto probabilmente arriverà una squalifica per simulazione, ma intanto in nessuna delle due occasioni il rigore è stato trasformato, e quindi il risultato non cambia.
Qualche dubbio in altri due episodi. Uno è sempre Lecce-Brescia, con il colpo di testa di Caracciolo che sembra respinto da Rosati prima che varchi completamente la linea, ma qui solo la tecnologia può venirci incontro, mentre l’altro è quello più discusso, e cioè in Inter-Sampdoria. In occasione del gol, Cassano spinge Chivu per rubargli la palla, prima di servirla a Guberti per la rete dell’1-0. Benitez si è arrabbiato molto, ed è vero che Cassano ha un po’ spinto il rumeno, ma c’è da dire che per tutta la gara interventi come questi non sono stati fischiati, e quindi non è uno scandalo che il signor Orsato abbia lasciato proseguire.