L’estate si fa sentire anche per gli arbitri italiani i quali, forse per un calo di concentrazione, nella penultima giornata di campionato sbagliano tantissimo, anche se per fortuna quasi nessuno dei loro errori condiziona i risultati finali. L’unico di una certa gravità arriva nella partita più delicata della giornata, Palermo-Sampdoria. Mancano pochi minuti alla fine, il risultato è già sull’1-1 ed Hernandez, partito in posizione regolare, supera Storari. Ma davanti alla porta vuota sente arrivare il fischio di Rosetti. La posizione è regolare, ma l’arbitro fischia un fuorigioco che potrebbe costare la Champions al Palermo.
Gli altri errori sono tutti poco importanti. Mancano 3 rigori alla Roma (corretto quello assegnato) ed uno al Cagliari; il gol di Iaquinta del 2-3 è in fuorigioco; il gol di Lucarelli del momentaneo 1-1 è altrettanto irregolare; manca un rigore al Napoli al novantesimo sul risultato già acquisito ed è irregolare il gol del 2-2 del Bari dato che Koman è in posizione regolare, ma 4 suoi compagni che partecipano all’azione sono in fuorigioco.
Ma questi errorucci (a parte quello di Palermo) si possono perdonare. La stagione arbitrale è stata positiva ed un calo di tensione in partite poco importanti ci può stare.