Gli arbitri di quest’ultima giornata hanno effettuato un passettino indietro sulle prestazioni rispetto agli ottimi arbitraggi delle scorse settimane. Nulla di eclatante, gli errori non sono scandalosi, ma intanto alcuni risultati rimangono influenzati da degli sbagli che possono cambiare il corso del campionato.
Cominciamo con Genoa-Lazio, quando Floccari segna il gol dell’1-2 in fuorigioco abbastanza evidente, tranne che per Morganti. Eccessiva anche l’espulsione di Reja, reo di aver superato per un secondo la linea dell’area tecnica. Anche la Roma ha tutto il diritto di lamentarsi perché sia sull’1-0 che sull’1-1 capita che per 3 volte i difensori della Samp blocchino i tiri dei giallorossi con una mano. Ora, va bene la discrezionalità su tali episodi, e che le respinte fossero avvenute a poca distanza dal tiro, ma se ne può perdonare una, due, ma per tre volte pare eccessivo. Sembrava quasi che, visto l’andazzo, i calciatori doriani si opponessero ai tiri apposta con le braccia larghe, tanto Damato non fischiava mai.
Potrebbe lamentarsi anche il Siena, visto che quando il risultato era ancora in bilico, viene annullato un gol valido a Calaiò, mentre non influiscono sul risultato i rigori mancati alla Juve (due, contro uno del Bari) ed il gol annullato a Di Vaio, visto che sia i bianconeri che il Bologna alla fine vinceranno lo stesso le rispettive partite. Nulla da eccepire sui mancati rigori pro-Atalanta, visto che in entrambi i casi il contatto non è tanto concreto da giustificare un penalty.