Paradossalmente nel weekend più infuocato per gli arbitri, i direttori di gara escono più puliti che in tutto il resto del campionato. Le polemiche scatenate dal gestaccio di Mourinho e dalle due espulsioni agli interisti hanno acceso gli animi, ma hanno forse anche migliorato l’attenzione delle giacchette nere, che per una volta non hanno falsato nessun risultato.
La gara più “calda”, quella tra Inter e Sampdoria, non ha visto nessun errore dell’arbitro. Probabilmente le proteste arrivano perché i cartellini fioccano a distanza di pochi secondi uno dall’altro, ma se i falli ci sono, e sono tutti molto duri (gomito alto di Samuel, uscita anticipata dalla barriera e poi fallaccio di Cordoba), è giusto che le ammonizioni e le espulsioni ci siano.
La perfezione è ovviamente impossibile, ed infatti qualche episodio dubbio c’è, ma probabilmente non tanto da decidere il risultato finale. Forse l’unica partita che è stata in un certo senso condizionata dall’arbitraggio è stata Bari-Milan, quando sullo 0-0 Bonera commette un evidente fallo su Barreto in area. Ma l’arbitro Gava è impallato da diversi giocatori, e poi di contatti così ce ne sono tanti in ogni partita.
Qualche dubbio anche sul secondo gol della Fiorentina, quando Ljajic conquista il pallone che manderà Vargas in porta con un gioco pericoloso, che però è da valutare, o il rigore del 3-0 del Palermo, con un contatto molto dubbio su Miccoli. Ma in generale si può valutare più che positivamente la giornata arbitrale, in barba a tutte le polemiche.