Per fortuna gli errori degli arbitri nella ventiquattresima giornata non hanno influito sui risultati finali, anche se rimangono tanti ed alcuni anche gravi. Può protestare a ragione il Napoli, quando sul risultato di 1-0 Maggio colpisce di testa ed Antonioli toglie il pallone da dentro la porta. L’arbitro Celi dice che la palla non ha varcato la linea, ma se ci fosse stata a disposizione la tecnologia, sarebbe apparso evidente che era gol. Fortunatamente pochi minuti dopo arriverà il 2-0 che mette d’accordo tutti.
Manca un gol anche all’Inter, visto che viene annullata una rete a Pazzini per un fuorigioco che non c’è. A dir la verità nel primo tempo ci poteva essere un episodio che avrebbe potuto cambiare la partita, con Ranocchia che stende Borriello al limite dell’area per un fallo che molti arbitri avrebbero potuto valutare da ultimo uomo, visto che Cordoba è piuttosto distante, ma Tagliavento lascia proseguire.
Probabilmente l’unico episodio che avrebbe potuto davvero influire sull’andamento della partita è un rigore non concesso al Bari per un fallo di Bega in area. L’arbitro Rizzoli lascia proseguire e pochi minuti dopo concede quello decisivo per il Brescia, che ci sta. Il 2-0 di Caracciolo (regolare), spegne ogni polemica.
Giusto annullare il gol di Nenè non per fuorigioco, ma per fallo di Canini su Toni che libera proprio l’attaccante brasiliano, mentre manca un rosso piuttosto netto ad Olivera per gomitata su Pastore, che Brighi incredibilmente fischia contro il calciatore del Palermo.