A memoria potrebbe essere la prima volta che l’Inter subisce diversi errori arbitrali all’interno della stessa partita, tanto da inficiarne il risultato. Sarà che le altre volte che gli arbitri hanno sbagliato a sfavore dell’Inter, poi i nerazzurri vincevano ugualmente e quindi andava tutto nel dimenticatoio, ma stavolta un paio di sviste della terna arbitrale al Friuli potrebbe pesare sul computo del campionato.
Ci sono due episodi importanti, gli unici di tutta la giornata a condizionare un risultato. Il primo è il fallo di Stankovic da cui scaturisce la punizione che Di Natale trasformerà magistralmente per il 2-1. Rivedendo alla moviola si nota che Inler si butta senza essere toccato, e pure in ritardo. Inoltre, nel secondo tempo, Benatia stende Cambiasso in area in modo netto, ma l’arbitro Morganti non si accorge di ciò che accade e lascia proseguire.
Per il resto normale amministrazione sugli altri 9 campi, dove i direttori di gara sono stati anche fin troppo buoni. Mancano diversi rossi, come quello a Pulzetti per fallo da ultimo uomo su Lavezzi, quello a Candreva che rifila un calcione a Gomez, o a Canini sull’episodio del rigore in Roma-Cagliari, visto che si trattava di chiara occasione da rete. Al Palermo manca l’ennesimo penalty su Pastore, ma tanto i rosanero hanno vinto e per una settimana le polemiche possono spegnersi. Infine da segnalare una sicura prova tv in Bologna-Lazio, in cui molti giocatori rischiano la squalifica per la rissa finale, ed in particolare Zarate che rifila uno schiaffo (involontario) all’assistente Stefani. Per lui c’è il rischio di oltre un mese di stop.