Arbitraggi 13a giornata: bravissimi i fischietti italiani, nessuna gara influenzata da errori

Probabilmente è la prima volta che accade che nessun risultato dei 10 di un’intera giornata del campionato italiano venga compromesso da un errore arbitrale. Dopo aver assistito al disastro dell’arbitro Hansson durante Francia-Irlanda, probabilmente i fischietti italiani hanno voluto far notare come dopotutto non sono così male e non c’è bisogno di arbitri stranieri nel nostro campionato.

La giornata non è stata per nulla semplice, ed anzi molti arbitri hanno dovuto prendere decisioni difficili, come il gol annullato a Martinez del derby, l’espulsione di Maicon per insulti al guardalinee, o gol segnati sul filo del fuorigioco, ma convalidati giustamente. Errori ce ne sono stati, ovviamente, ma di poco conto.

L’unico che minimamente poteva cambiare un po’ il risultato era un sospetto di rigore negato al Cagliari per trattenuta di Kaladze su Lopez, ma sul 4-2 avrebbe cambiato poco. Era da annullare invece la rete di Mantovani che si aggiusta la palla con un braccio contro la Sampdoria, ma proprio come nel caso-Henry, l’azione si svolge così velocemente e con così tanta confusione che l’arbitro non riesce a vedere il fallo. E poi il Chievo finirà col perdere la partita, quindi quel gol conterà poco.

L’unico strascico che ci sarà in settimana riguarda una scaramuccia tra Rinaudo e Cruz a fine partita, denunciata dal difensore del Napoli che ha mostrato in conferenza stampa i segni dei denti dell’attaccante argentino sul suo braccio. La prova televisiva chiarirà tutto, ma intanto, per una volta, facciamo i complimenti alla classe arbitrale italiana.