Ufficiale, il Messina dice addio alla B, e ora rischia anche il fallimento

di Redazione Commenta

Ora è definitivo, il Messina l’anno prossimo non giocherà in serie B. Abbiamo aspettato l’ultimo giorno per darvi il verdetto finale per attendere le scadenze di tutti gli atti e per sapere cosa definitivamente accadrà il prossimo anno, senza colpi di scena.

Non sono bastati quindi gli appelli dei tifosi davanti al municipio, le promesse elettorali e i miliardi promessi e mai arrivati da fantomatici imprenditori del Nord: il Messina non fa in tempo a presentare tutto il carteggio per il ricorso entro la data prestabilita dalla Lega, e quindi il prossimo anno ripartirà dalla Seconda Divisione (ex serie C2), se tutto va bene.


“La scomparsa del Messina mi addolora molto” è stata la prima dichiarazione del presidente della Lega Antonio Matarrese, all’ufficializzazione del fallimento della squadra siciliana. Molto dispiacere per una terra che ha bisogno di calcio, ma che non ha saputo trovare un degno sostituto di Franza per guidare una società che fino a due anni fa militava in serie A. Ma quando un presidente si dice così sicuro di non volerne più sapere della sua squadra, non ci si può fare proprio niente.

Ancora però una piccola speranza di ripartire dalla Seconda Divisione, e non qualcosa di peggio, per i siciliani c’è, e si chiama Lodo Petrucci. Se infatti si trovasse un investitore (verosimilmente l’ex presidente Emanuele Aliotta) in grado di versare i 100 mila euro per aderire al Lodo, si potrebbe salvare almeno la faccia. Ci sono già due calciatori, Manitta e Galeoto, che hanno dichiarato di voler rimanere in C anche se le richieste da squadre più in alto di categoria non mancano. L’intento dovrebbe essere di versare la quota per rimanere in C2 e poi trovare un gruppo di imprenditori, che pare essere formato da 3 o 4 persone, in grado di prendere in mano la squadra e tentare di farla risalire in B in pochi anni. Aliotta nel nuovo organigramma non potrà apparire, perchè faceva parte di quello della squadra appena fallita, ma può sempre farsi garante dei nuovi imprenditori. Se l’operazione dovesse andare in porto, ad allenare i peloritani ci sarà una loro vecchia conoscenza, Stefano Cuoghi, già sulla panchina giallorossa una decina di anni fa.

Ma queste sono ipotesi ottimistiche. Perchè infatti si potrebbe correre anche il rischio che questi imprenditori non ce la facciano a sopportare le spese e si ritirino (come ha già fatto il gruppo capeggiato da Campolo), facendo perdere anche il titolo alla città, che a questo punto rimarrebbe senza calcio. Insomma, nella peggiore delle ipotesi, l’anno prossimo una squadra messinese potrebbe ripartire dalla Terza Categoria. In B invece ci andrà una tra Avellino e Cesena, con gli irpini meglio posizionati in classifica lo scorso anno, e che se dimostreranno di aver risolto completamente il loro problema economico, saranno i favoriti. La decisione il prossimo 25 luglio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>