Non vinceva nulla da tanti anni in Italia Alberto Zaccheroni, e così per poter sollevare un trofeo è dovuto andare fino all’altro capo del mondo. Ma alla fine, con la nazionale giapponese, ce l’ha fatta. Dopo 90 minuti più due extra-time, quando ormai i rigori si stavano per concretizzare, il terzino del Cesena Nagatomo azzecca il cross vincente che una spettacolare girata di Tanadari Lee manda alle spalle di Schwarzer per la rete che vale la quarta coppa d’Asia.
Non che l’Australia abbia demeritato in finale. Anzi, durante i novanta minuti sono proprio i canguri a giocar meglio, e mentre gli attaccanti nipponici divoravano le tante occasioni che gli australiani gli concedevano in contropiede, Kewell e compagni si facevano fermare dall’ottimo Kawashima e dalla sfortuna. Solo nel finale, supplementari compresi, il Giappone riusciva ad avere la meglio sugli avversari ormai stanchi, che puntavano ai rigori per vincere il titolo.
La Coppa d’Asia 2011 è stata caratterizzata dalle importanti vicende politiche che si sono intrecciate negli scontri della fase finale, con un sorteggio beffardo che aveva messo nello stesso girone Iran, Iraq e Corea del Nord, tre delle nazioni che politicamente rischiano di destabilizzare il mondo. A parte le due squadre evidentemente più forti, e cioè proprio Giappone e Australia, le altre “big” steccano un po’ tutte, con la favorita Corea del Sud che rischia l’eliminazione già nel primo girone, ma che comunque riuscirà a raggiungere almeno il terzo posto, l’Arabia Saudita che non raccoglie nemmeno un punto, e la Corea del Nord che diceva di essere cresciuta dopo il Mondiale in Sudafrica, ma che riesce ad ottenere solo un pareggio e due sconfitte. La Cina invece, dopo gli scandali legati alla sua nazionale e non solo, chiude il girone con appena 4 punti, superato dal Qatar che prova a costruire una cultura calcistica per formare una nazionale decente da presentare al Mondiale che terrà in casa tra 11 anni, mentre rimane fuori il Bahrain che tanto aveva sorpreso nelle qualificazioni a Sudafrica 2010 appena pochi mesi fa.
Il grande protagonista del torneo è stato Kawashima, portiere del Giappone, che oltre ad aver tenuto a galla i suoi durante i 90 minuti contro l’Australia, era stato protagonista anche nella semifinale contro la Corea del Sud parando due rigori su tre.
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