Ben prima dello scandalo delle partite truccate in Italia vi avevamo dato notizia di uno scandalo simile, ma molto più radicato, avvenuto in Cina. Nel Paese asiatico, dove il pallone è in continua ascesa tra gli sport preferiti dal pubblico, due anni fa furono scoperte tantissime partite truccate, anche nella massima serie, che portarono al blocco del campionato.
Oggi è arrivata la sentenza che non fa sconti a nessuno. La pena maggiore è andata Lu Feng, che all’epoca era il direttore della Super League Company, il nostro presidente della Lega di A, a cui sono stati affibiati 6 anni e mezzo di carcere.
Ma ovviamente non è stato l’unico ad essere punito per quello che è stato un vero e proprio colpo al cuore ad un regime che mette la rettitudine delle istituzioni al primo posto. Cinque anni e mezzo sono stati dati a Lu Jun, considerato all’epoca il miglior arbitro della Cina; tre anni e mezzo sono stati dati a Zhou Weixin, un altro arbitro, ma altre pene minori hanno colpito altri dirigenti nel tentativo di cancellare la pagina più brutta della storia del calcio cinese.
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