Pensavate forse che l’addio al calcio italiano di Josè Mourinho ci avrebbe risparmiato una buona dose di polemiche? E invece no, perché per un polemico che se ne va ne arriva un altro forse ancora più pungente nelle esternazioni, uno di quelli che non hanno difficoltà ad esprimere a chiare lettere i propri pensieri, giusti o sbagliati che siano.
Parliamo di Zdeněk Zeman, da poco tornato nel mondo del calcio con il suo Foggia e già pronto a lanciare accuse a 360°. L’obiettivo principale delle sue invettive nell’intervista rilasciata a Max è proprio Josè Mourinho, colui che la scorsa stagione ha fatto man bassa di trofei in campo nazionale ed internazionale:
L’Inter di Mourinho ha vinto la Champions giocando l’anticalcio, non da squadra che passa per la migliore d’Europa.
Mourinho dunque non corrisponde esattamente ai suoi canoni di buon allenatore ed ora andrà in Spagna ad insegnare l’anticalcio, magari vincendo, ma senza costruire la squadra migliore d’Europa. E le accuse del tecnico boemo non finiscono qui. Nella sua lista trova spazio anche Marcello Lippi:
Lippi non lo valuto per un Mondiale fatto bene o male, ma per la sua storia. Non mi sono piaciuti i suoi anni alla Juve dove penso abbia partecipato attivamente a Calciopoli.
Parole persanti che sicuramente troveranno una risposta in tempi brevi da parte dell’ex allenatore della nazionale italiana, chiamato in causa in relazione ad uno dei periodi più bui della storia del calcio nostrano. E ce n’è anche per il neo-tecnico della Juventus, Gigi Delneri:
Su di lui non mi pronuncio, visto che fa cose che non sono nel mio spirito.
L’ultima frecciata è riservata al capitano dei bianconeri, Alex Del Piero, già attaccato duramente dal boemo nella vicenda doping di qualche anno fa:
Totti è eclettico e può giocare ovunque. E’ da 15 anni che si tira la Roma sulle spalle! Al contrario di Del Piero che non è più indispensabile.
Così parlò Zdeněk Zeman, ed ora non ci resta che attendere le reazioni dei vari “imputati”.