Gli scommettitori dicono che Ventura dal Torino potrebbe passare direttamente alla panchina della Nazionale e se questa idea non era poi così gettonata qualche mese fa, adesso anche il tecnico in questione, quando è intervistato, si nasconde alimentando dubbi e possibilità.
Quando si parla di panchina dell’Italia ormai tutti propendono una nuova era segnata da Giampiero Ventura. L’allenatore in question però prova ad essere vago, dice di non sapere nulla e non si sbilancia:
“Si, i giornali ne parlano e ne sono assolutamente gratificato: non c’è allenatore che non sarebbe orgoglioso. Sono contento di essere accostato alla Nazionale, è un ruolo che piacerebbe a chiunque, ma per ora non c’è nulla di concreto. Aspettate cosa succede e vedrete”.
Sono queste le parole di Ventura, allenatore in quota al Torino, ai microfoni di Sky. Ventura è stato intervistato a Soriano del Cimino, nel viterbese, dove si era recato per ricevere il Premio Calabrese dedicato al calcio e al giornalismo sportivo e intitolato all’ex direttore della Gazzetta dello Sport. Scrive la Gazzetta dello Sport
Pur provando a dribblare ogni domanda sul futuro azzurro, Ventura non si è sottratto a qualche parallelo. “Allenatore o selezionatore? L’allenatore cerca giocatori per costruire un’idea di gioco, il selezionatore – credo, non avendolo mai fatto – deve cercare i migliori e adattare su di loro il gioco”. A un’altra domanda sui possibili collaboratori in nazionale, il tecnico del Toro ha risposto così: “Non si è affrontato niente, continuate a chiedermi del nulla. Io a fine campionato ho detto che ero molto arrabbiato perché ho definito il campionato del Torino come la stagione del rammarico. Se non ci fosse successo qualcosa che non doveva succedere, avremmo potuto competere col Sassuolo. Io ho ancora questa rabbia in corpo e non vedo l’ora di sfogarla. Ora vedremo dove, come e quando”.